“La Corte dei Conti sez.Autonomie (con la Delibera 25/2019) ha chiarito che il trasporto scolastico è un servizio pubblico essenziale a garanzia del primario diritto allo studio, la cui mancata fruizione può, di fatto, inibire allo studente il raggiungimento della sede scolastica, con conseguente compressione del diritto costituzionalmente garantito”: lo scrive Rieti Città Futura.
“Per questo motivo gli Enti locali possono dare copertura finanziaria al servizio di trasporto scolastico con risorse proprie, anche optando per la erogazione del servizio in forma gratuita. Nessuna norma obbliga ad aumentare le tariffe. La scelta del Comune di Rieti di aumentarle del 240% è un’autentica follia, che costringerà alcune famiglie a rinunciare al servizio.Su questo la difesa dell’Assessora fa acqua da tutte le parti. In merito alle normative AntiCovid c’è poco da scherzare: superati i 15 minuti di percorrenza, come prescrivono le “Linee Guida AntiCovid”, il numero dei passeggeri deve diminuire sensibilmente. Sulla scuola e sulla sicurezza non si scherza!” conclude Rieti Città Futura.
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