“Il prossimo 23 settembre si terrà a Roma, presso il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, la terza udienza relativa ai ricorsi presentati dall’Associazione PosTribù Onlus e dal Comune di Casaprota volti ad ottenere l’annullamento della “Concessione di derivazione dalle sorgenti del Peschiera e Le Capore” rilasciata dalla Regione Lazio a favore di Roma e di Acea Ato 2 Spa”: lo scrive Postribù.
“Una concessione che, come abbiamo denunciato più volte pubblicamente, priva del diritto all’acqua potabile tutti i comuni della provincia di Rieti, vietando loro di approvvigionarsi dal sistema acquedottistico Peschiera-Capore, e che sta aggravando il disastro ambientale sul fiume Farfa, come testimoniano i continui repentini abbassamenti del corso d’acqua causati dalle improvvide manovre idrauliche di Acea Ato2 Spa (la foto rappresenta l’ultimo prosciugamento del fiume Farfa di appena tre giorni fa). Una concessione che, ricordiamo, è stata rilasciata proprio grazie al benestare di quasi tutte le Amministrazioni locali reatine le quali, con Sindaci e Presidente della Provincia in testa, nel 2018 hanno incredibilmente firmato un accordo d’interferenza d’Ambito che, di fatto, già “regalava” l’acqua (500 milioni di metri cubi l’anno!) ad Acea Spa in cambio di qualche milione di euro lasciato in mano ad APS Spa che, come dimostrano le modalità di reclutamento del personale, gestisce privatamente il servizio idrico dell’ATO3 Rieti. Se il giudice accoglierà le nostre ragioni, la Regione Lazio sarà finalmente costretta al rispetto delle Direttive Europee e al perseguimento concreto degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, anche nell’iter di realizzazione del raddoppio dell’acquedotto Peschiera” dice Postribù.
“Diversamente, sia con un respingimento dei ricorsi che con un ulteriore rinvio, si prospetta il protrarsi di una situazione insostenibile per i cittadini della provincia di Rieti e per i fiumi Farfa, Peschiera, Velino, Nera e Tevere. In attesa, non possiamo far altro che continuare ad accendere i riflettori su questa incredibile vicenda, appellandoci al buon senso degli attuali amministratori locali e a tutti i cittadini che vorranno presenziare insieme a noi in occasione del sit-in che si terrà dalle ore 9,00 del 23 settembre in piazza Cavour a Roma, proprio sotto il Tribunale delle Acque Pubbliche” conclude l’associazione.
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