L’assessore all’Urbanistica e ai Lavori pubblici del Comune di Rieti, Antonio Emili, ha incontrato i rappresentanti di Copagri in merito al tema della revisione del Piano di gestione dei rischi alluvionali rispetto al quale l’Associazione degli agricoltori locali aveva sollecitato l’iniziativa dell’Amministrazione locale.
L’Assessore Emili ha informato i presenti dell’istanza con la quale, lo scorso 19 maggio, il Comune ha già rivolto all’Autorità di bacino la domanda volta ad ottenere l’ambita modifica del Piano di assetto idrogeologico sulla scorta delle motivazioni fatte proprie anche dalla Copagri.
“Tra queste ragioni primeggia la necessità di adeguare il contenuto del P.A.I. allo stato reale del rischio alluvionale in cui versano le aree sottoposte a vincolo, posto che a distanza di ottanta anni e più dalla realizzazione delle dighe del Salto e del Turano l’attuale Piano non tiene in debito conto dei benefici prodotti dai due invasi artificiali sul versante del rischio esondazione cui è esposto in concreto il nostro territorio – dichiara l’assessore Antonio Emili – L’istanza che abbiamo inoltrato non manca di evidenziare la portata del fiume Turano e la diminuzione del livello del rischio idraulico che ne deriva a carico del suolo locale. Nel corso dell’incontro si è altresì rilevato che l’eventualità di un’esondazione è destinata a venire meno anche per effetto della realizzazione delle vasche di laminazione del Salto in vista delle quali l’A.r.d.i.s. ebbe ad avanzare apposita richiesta di variante urbanistica con nota prot. 12186 del 19.03.2013”.
Al termine dell’incontro, i presenti hanno condiviso l’obiettivo caro all’Amministrazione comunale di coltivare il procedimento di revisione già instaurato all’Autorità di bacino per rimuovere dal panorama urbano i vincoli imposti da un Piano di assetto idrogeologico che ad oggi condiziona enormemente la facoltà di utilizzare vaste porzioni del suolo locale, in spregio al reale stato di rischio idraulico gravante su tali aree.
“Attualmente, infatti, la possibilità di edificare o di ristrutturare un edificio in conformità alle previsioni del nostro piano regolatore, la conclusione delle procedure di condono degli edifici della Piana reatina, come pure la facoltà di avviare o di allargare i locali di un’attività commerciale a ridosso del Velino o in altre aree di pregio del panorama locale si scontrano con i divieti e le condizioni dettate da un piano del rischio che ignora l’esistenza delle dighe costruite sul finire degli anni ’30 – conclude l’assessore Antonio Emili – Tale assurdo è causa di un effetto depressivo dell’economia locale al quale l’Amministrazione comunale intende porre rimedio inoltrando all’Autorità di bacino uno studio aggiornato dello stato reale del rischio alluvionale cui è esposto in concreto il nostro territorio, anche in collaborazione con i rappresentanti delle categorie produttive. La revisione del piano di assetto idrogeologico, infatti, figura tra le misure da adottare al fine di favorire gli investimenti e con essi la rinascita economica della città di Rieti, liberando la volontà di intraprendervi una qualunque attività economica dal peso imposto da vincoli assurdi ed immotivati”.
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