Tredici opere d’arte recuperate dai crolli del terremoto del Centro Italia (2016 e 2017) in provincia di Rieti, e in particolare da Amatrice, saranno restaurate dagli studenti della Scuola di Restauro dell’Abaq, Accademia delle Belle Arti dell’Aquila. Le opere, provenienti prevalentemente da chiese, erano custodite a Cittaducale nella caserma dei Carabinieri Forestali e arriveranno a breve nei laboratori dell’Accademia per consentire agli studenti di misurarsi con un restauro reale e di rilevanza sociale. L’accordo, presentato all’Aquila da Fabrizio Marinelli e Marco Brandizzi, rispettivamente presidente e direttore dell’Abaq, è frutto di una collaborazione tra l’Abaq, il Mibact, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti e la Diocesi di Rieti. La Scuola di Restauro dell’Accademia, coordinata dalle docenti Gabriella Forcucci ed Elisabetta Sonnino, consentirà agli studenti di confrontarsi con interventi reali, su opere d’arte vincolate dalla Soprintendenza, dal prossimo 2 novembre, data di inizio dei corsi del nuovo anno accademico. “Un bilancio più che positivo per l’Accademia – dice Marco Brandizzi, il direttore dell’Abaq- “questa del restauro delle opere d’arte, recuperate dai crolli del sisma, è solo una delle tante iniziative intraprese dall’Accademia con Enti e Istituzioni importanti. Le attività didattiche riprenderanno in presenza dove possibile o in alternativa in modalità “mista”. È essenziale mantenere la sperimentazione pratica, come è il restauro, sostenuta da un nuovo padiglione esterno, di circa 700 mq, dotato di nuovi laboratori”.
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