Un vero attacco hacker ha destabilizzato l’attività routinaria del Comune di Rieti a partire dalla scorsa settimana. Impossibile accedere ai database, effettuare certificazioni e qualsiasi altra normale operazione.
Il sindaco Cicchetti rassicura “gli uffici hanno ripreso le proprie funzionalità” e in redazione giunge la segnalazione di una lettrice.
“Ci tengo a far presente che l’Ufficio Anagrafe non sembra affatto efficiente come lo dipinge il sindaco. Sono residente a Rieti ma domiciliata a Roma ed ho una figlia di un mese e mezzo. In vista di un possibile trasferimento all’estero per ragioni lavorative, ho la necessità di ottenere la carta di identità valida per l’espatrio per mia figlia. Ad agosto ho preso regolare appuntamento per il 2 settembre. Recatami, con un certo sforzo, a Rieti con la bambina, mi sono vista rimandare il servizio a data da destinarsi a causa del virus. (Leggi) Quel giorno, a quanto pare, i documenti cartacei non erano disponibili”.
Ho creduto che si fosse trattato di un disguido nato in quel momento – prosegue la lettrice – e non mi sono indignata particolarmente. Trascorsa una settimana, dopo essere riusciti a parlare con estrema difficoltà con un’impiegata (cioè martedì 8 settembre, dopo infiniti tentativi telefonici), questa ci ha comunicato che il problema era risolto e non ci avrebbe mandato via se non a pratica conclusa (visto tra l’altro che saremmo arrivati appositamente da Roma con una neonata).
Quindi, ieri, abbiamo affrontato di nuovo il viaggio, che anche stavolta si è rivelato a vuoto. All’arrivo ci è stato infatti detto che il problema non era affatto stato risolto e che avevamo ricevuto l’informazione sbagliata. Inoltre, le carte di identità cartacee, non erano ancora disponibili. Ora mi chiedo: è ammissibile che un impiegato possa dare un’informazione tanto errata e causare un tale ingiustificabile disagio per pura disinformazione e incompetenza?
E inoltre: è normale che un ufficio anagrafe, in difficoltà da una settimana con l’apparato digitale, non disponga di un’alternativa cartacea? Per questioni personali ora non potremo più tornare a Rieti se non (con sforzo) a ridosso del possibile viaggio di metà ottobre, con la conseguente incertezza derivante dai precedenti, pur essendoci mossi con largo anticipo.”
Foto (archivio): RietiLife ©