“Si è tenuto questa mattina, presso la Provincia di Rieti, un proficuo incontro relativo alla problematica delle riapertura delle scuole e, più in generale, per individuare le problematiche e le possibili soluzioni dell’edilizia scolastica, anche in riferimento alla carenza di aule”. così, in una nota, Stefano Rinaldi della Cgil Rieti-Roma EVA, Carlo Costantini, segretario generale Cisl Roma Capitale Rieti, Claudia Chiarinelli, consigliera delegata Provincia di Rieti.
“Alla Riunione erano presenti la CGIL con Stefano Rinaldi, la Cisl Roma Capitale e Rieti con Francesca Coscarella, Paolo Bianchetti e Fabrizio Tomassoni. Per la Provincia di Rieti erano presenti la Consigliera delegata Claudia Chiarinelli ed il Dirigente Sandro Orlando. Le Organizzazioni Sindacali presenti preso atto del quadro generale rappresentato dalla Provincia in merito alla carenza delle aule, circa quaranta, in vista della riapertura dell’anno scolastico 2020/2021, hanno ribadito la fondamentale importanza della didattica in presenza, evitando al massimo quella a distanza. La Provincia ha confermato la messa a disposizione di 3 moduli per 10 mesi, con fondi del MIUR, attraverso la manifestazione di interesse già bandita con scadenza prossima settimana. I moduli garantiranno un totale di 48 aule e verranno posizionati dall’Ente Provincia. Cgil e Cisl hanno proposto e condiviso, con la Consigliera Chiarinelli, la necessità di un tavolo permanente finalizzato al monitoraggio dell’andamento del prossimo anno scolastico, unitamente allo sviluppo di proposte per un totale rinnovamento dell’edilizia scolastica del territorio provinciale” scrivono i sindacati.
Chiarinelli ha dichiarato: “Sono fermamente convinta che il patrimonio edilizio scolastico di un territorio ad alta potenzialità sismica come il nostro, vada quasi totalmente ripensato. Ben venga la messa in sicurezza e la valorizzazione di palazzi storici di pregio ma da adibire ad utilizzi differenti dalla scuola, per la quale invece, è necessario fare rete verso i più alti vertici politici ed istituzionali, al fine di iniziare a ragionare su nuovi investimenti per plessi scolastici moderni e perché no anche moduli, per l’incolumità dei nostri figli e di tutto il mondo scolastico”.
CGIL e CISL hanno infine ricordato come “i 40 milioni di euro già stanziati per l’adeguamento delle attuali strutture scolastiche obsolete, più le ulteriori risorse previste, debbano essere stornati per favorire la nuova e auspicata edilizia scolastica cittadina e dell’intera Provincia a tutela dei nostri bambini, ragazzi e di tutte le lavoratrici e lavoratori del settore”.
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