Cittadini ripuliscono Sant’Antonio al Monte dai rifiuti: “È una sfida, ecco come potremmo combattere l’inquinamento”

“Raccogliendo queste 10 buste (6 vetro e 4 plastica) al Santuario di Sant’Antonio al Monte] voglio lanciare delle sfide alla società. In primis, ai ragazzi come me ed ai residenti chiedo di evitare di inquinare casa nostra e sfido i più volenterosi a raccogliere una busta di plastica da uno dei vostri paradisi naturali preferiti e postare i risultati”: lo scrive Dante Langone, un reatino che, volontariamente, ha ripulito il verde di Sant’Antonio al Monte dai rifiuti e vuole sensibilizzare cittadinanza e non solo, sulla questione.

“La terra ci ha lanciato il suo grido di aiuto da molto tempo che abbiamo ignorato e continuiamo ad ignorare. Non è difficile notare che non esistono più luoghi incontaminati, ma ovunque poseremo lo sguardo troveremo plastica e rifiuti umani a deturpare quello che un tempo era un paradiso terrestre. Oggi ci troviamo davanti alla sfida più grande mai affrontata: l’adattamento ai problemi ambientali causati dalla nostra noncuranza nell’inquinare il pianeta da cui traiamo tutte le risorse necessarie per il nostro sostentamento. L’inquinamento di generazioni e? entrato cosi? in profondità, che l’intera catena alimentare ne e? intaccata: le microplastiche sono state trovate in ogni anfratto, addirittura sulle nevi dei ghiacciai, che una volta sciolte si riversano nei pascoli e nelle falde acquifere compromettendo la nostra salute. Siamo arrivati a un punto di non ritorno, il nostro intervento e? imperativo! Grazie a iniziative come oneplasticbagless, adventurebagcrew e cleanthisbeachup possiamo usare i social per qualcosa di utile. Tuttavia, senza una svolta istituzionale questo resterebbe un tentativo vano: sfido perciò il governo locale,
regionale e nazionale a dare un valore economico alla plastica, lattine e vetro recuperando il modello degli anni ’60 del vuoto a rendere (modello #pfand tedesco). Un sistema semplicissimo da implementare: il consumatore paga 40 centesimi per la birra e 25 centesimi per la lattina, può poi decidere di buttare dei soldi in un bosco e lasciarli a chi vuole raccoglierli (chi non ha un lavoro?), o riportarla al supermercato recuperando il deposito di 25 centesimi” scrive Langone.

Foto: LANGONE IG ©

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