Erri De Luca oggi a Leonessa

Nuovo, atteso evento di Montagne in Movimento che si spostano da Amatrice dove sono nate per portare in altri borghi e città la cultura di montagna. Sabato 29 Agosto ore 17.30 a Leonessa, all’interno della rassegna letteraria “Libri ad Alta Quota”, presso il Chiostro di San Francesco, è ospite Erri De Luca, noto scrittore, appassionato di montagnee arrampicatore(ingresso libero con obbligo di mascherina, posti limitati previa prenotazione obbligatoria e nominativa presso la Pro Loco Leonessa al numero 0746 / 923380 info: cell 338.1335471).

Organizzata in collaborazione con il Club Alpino Italiano di Leonessa e patrocinata dal Comune di Leonessa, con il sostegno di Montura, la serata sarà animata da un dialogo insolito attorno all’ultimo libro di Erri de Luca, Impossibile, nel quale la montagna è testimone silenziosa di una morte, non si sa bene se accidentale.Dialogheranno con l’autore i soci del CAI di AmatriceMarco Valentini, attuale Prefetto di Napoli, e la Professoressa Ines Millesimi, storica dell’arte. Da segnalare, a questo proposito, le coincidenze. Erri De Luca ha chiesto di diventare socio del CAI di Amatrice dopo il sisma e a seguito degli eventi di cultura di Montagne in Movimento. Da pochi mesi Marco Valentini è stato nominato dal Governo Prefetto di Napoli, città natale dello scrittore che vive nella campagna romana ma che resta legatissimo all’identità partenopea. A Leonessa nacque nel 1908 il Prefetto de L’Aquila Stanislao Pietrostefani, medaglia d’oro del CAI, a cui, con l’Alto patrocinio del Ministero dell’Interno, nel 2010 è stato dedicato dal CAI di Rieti un volume “Stanislao Pietrostefani, l’alpinista, l’uomo, l’istituzione a cura della Millesimi.

Il libro “Impossibile” è un racconto molto intrigante che parte dal senso di una parola spesso usata da chi va in montagna. Indicando imprese mitiche o progetti di probabili rovesci o sciagure, dato l’alto grado di pericolosità in essi contenute, racchiude un mondo: scalare l’impossibile, ascesa impossibile, raggiungere una vetta impossibile, impossibile record atletico. “Impossibile” scrive Erri De Luca “è la definizione di un avvenimento fino al momento prima che succeda”. Ambientato tra le selvagge montagne del gruppo delle Cunturines(Val Badia), precisamente sulla Cengia del Bandiarac, il racconto si incentra su un presunto omicidio o di un incidente mortale in montagna. Non ci sono testimoni. Ma il contesto ambientale è chiaro: il sentiero era scabroso, scivoloso, inconsistente, con un tratto davvero pericoloso e difficilmente proteggibile. Di quel sentiero che richiede concentrazione, Erri De Luca riesce in sintesi a dire tutto, compresi i momenti psicologici e le modalità di affrontarlo, tanto che il lettore sembra rivivere passaggi, scenari, palpitazioni.

La storia racconta di un duello immaginario di due intelligenze che si scontrano, l’ex rivoluzionario alpinista che cerca solitudine e ossigeno tra sentieri scomodi, e un magistrato civil servant, più giovane di lui, per nulla camminatore di montagne e nel corso dell’interrogatoriosempre più ammirato dal pensiero del suo antagonista. Il racconto è scritto come un verbale di polizia. Il magistrato incalza il protagonista con il suo sistema accusatorio nella speranza o convinzione che possa portare a casa il risultato: una bella, risolutiva confessione di omicidio per dei fatti pregressi di quarant’anni fa che legano l’ex attivista all’uomo ignoto precipitato dalle rocce franose. Un tempo il protagonista e l’uomo erano amici, entrambi compagni e militanti, ma poi l’uomo diventò un pentito e un collaboratore di giustizia.

C’è posto anche per l’amore in questo racconto, narrato attraverso le bellissime lettere dal carcere all’amata, mai spedite. Impossibile,con un finale aperto e sospeso, è occasione per riflettere sull’etica della giustizia e sul libero arbitrio, ma anche per accendere pensieri su come si va in montagna, sulle insidie nascoste e a volte fatali. Con Erri De Luca, che tutt’ora arrampica a Ferentillo (Terni) e fa alpinismo sulle Dolomiti, si parlerà dello straordinario fascino attrattivo degli ambienti impervi, alti e selvaggi che inchiodano l’uomo alla sua coscienza, perché le montagne, in fondo, non sono palestra per gonfiare muscoli, per vanità e vanagloria. (di Ines Millesimi)

Per l’evento si seguirà il protocollo nel rispetto della normativa di prevenzione Covid-19. Ci sarà una zona dedicata all’acquisto di libri, ritiro biglietti nominativi all’ingresso dell’evento a partire dalle 16.00.

Foto: MiV ©

Print Friendly, PDF & Email