“Come dichiarato dal presidente Calisse qualche giorno fa, a Rieti mancherebbero 40 aule e 8 nella provincia per garantire a tutti gli studenti il ritorno a scuola, pertanto la soluzione è quella di ripartire con al didattica a distanza. La data di rientro a scuola era conosciuta da molto tempo così come pure i fondi del governo pari a 540.000 euro per adeguare gli spazi scolastici alla nuova emergenza legata al coronavirus, eppure ci siamo ritrovati a ridosso del rientro in aula con la mancanza di spazi” lo scrive il Movimento 5 Stelle.
“Forse la provincia pensava di poter utilizzare gli spazi dell’ex Bosi o dello stabile in via Mosè di Gaio che in passato hanno ospitato gli studenti degli istituti superiori, ma a differenza di allora tali strutture, che garantivano laute rendite di affitto, non si possono utilizzare per scarsa sicurezza dal punto di vista sismico ed il nostro territorio non è a rischio sismico da ieri. In questa vicenda quindi non possiamo far altro che scorgere una provincia in balia di eventi che seppur eccezionali sono noti da tempo, ma d’altronde Calisse ci aveva abituato, già prima del Covid, lasciando gli studenti delle magistrali divisi su 4 sedi per oltre un anno e mezzo. A questo si aggiunge che mentre il Governo tramite il MIUR ha dato fondi alle scuole sia per l’edilizia leggera sia tramite un bando per l’affitto di strutture o moduli provvisori, sul fronte regionale non si è mossa una foglia (anche a questo siamo abituati grazie all’insipienza dei nostri rappresentanti). A farne le spese sono sempre da una parte gli alunni che dovranno adeguarsi ad un sistema didattico che non garantisce le necessarie interazioni docente discente, e dall’altra il personale scolastico che dovrà fare i salti mortali per garantire comunque una didattica di qualità” conclude il Movimento 5 Stelle Rieti.
Foto: RietiLife ©
Ma la Regione non è governata da Zingaretti, il capo del PD grande alleato al Governo nazionale?