“Oggi doveva essere il giorno del silenzio e della preghiera, l’unico strappo alla regola poteva esserci per dare spazio alle scuse. Oggi Conte avrebbe dovuto chiedere scusa per questi due anni buttati e il Partito Democratico anche per quelli buttati in precedenza. Invece abbiamo assistito agli ennesimi proclami, che se letti con attenzione comunque dicono che: anche oggi cominceremo la ricostruzione domani”: lo ha detto il deputato FdI, Paolo Trancassini.
“Hanno ragione gli amatriciani che hanno disertato la Celebrazione e la signora che inutilmente è stata rabbonita dal Sindaco di Amatrice, che in diretta Rai si è sentita distintamente dire : ‘vogliamo vedere i fatti’, i fatti nei 138 comuni terremotati sono rappresentati da una ricostruzione ferma. Mi auguro almeno che il Presidente Conte, il Segretario del Pd, Nicola Zingaretti, e tutti gli altri esponenti di Governo abbiano preso alla lettera l’invito del Vescovo Pompili, che in apertura della Messa ha invitato le persone che si ricordano della ricostruzione soltanto quando ci sono i riflettori accesi a pentirsi di questo comportamento” conclude Trancassini.
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