“Durante la prima e più delicata fase dell’emergenza Covid-19 non ho potuto operare attivamente in Croce Rossa, come di consueto, a causa del mio lavoro come tecnico di laboratorio, che per mesi mi ha tenuto lontano da casa” spiega Alessia Di Bernardino, delegata dell’Area Giovani del Comitato di Croce Rossa di Rieti.
“Tuttavia – continua la delegata – ho cercato di tenermi il più possibile informata sulle varie attività organizzate ed appena ne ho avuto modo, di prendervi parte. Gran parte dei volontari Under 32, infatti, coordinati dal Consigliere Giovane e Delegato Area Sociale Alfredo Vulpiani, con cui da anni collaboro nell’organizzazione dei vari progetti, hanno operato attivamente partecipando al progetto nazionale “Il tempo della Gentilezza” , che prevedeva turni in centralino, consegne di farmaci e spesa. Inoltre, durante il lockdown abbiamo cercato di supportare la popolazione attraverso la pubblicazione di notizie riguardanti l’andamento della pandemia, il corretto comportamento da attuare per proteggersi dal Coronavirus e varie testimonianze, sulla nostra pagina Facebook “Croce Rossa Italiana Giovani di Rieti”, che è stata un importante punto di riferimento per gli utenti del Social Network, che hanno potuto condividere dubbi, paure ed opinioni”.
“Anche durante questa emergenza, che ricordo è stata principalmente gestita dall’Area 3 (Emergenza) – spiega Di Bernardino – i giovani, con la loro quotidiana presenza, hanno dimostrato di essere un agente di sostegno e di cambiamento per la società. E non potrebbe essere diversamente: in ogni epoca le trasformazioni sono avvenute anche e soprattutto, attraverso menti giovani e consapevoli. La forza di volontà ed il voler aiutare l’altro, in ogni situazione, ci permettono di superare le varie difficoltà e raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo, seppur con sacrifici. Entrare a far parte di questo Mondo in giovane età, ci ha permesso di accelerare il processo di consapevolezza, che matura nel tempo aiutandoci a capire l’uomo, la società e superare in modo più semplice i problemi e le fragilità”.
Mi ha parlato della consapevolezza che nasce dalle esperienze dirette che i giovani volontari CRI vivono mettendosi in gioco. Può fare un quadro delle maggiori attività messe in campo dall’Area Giovani Rieti? “L’Area Giovani comprende i ragazzi di età compresa tra 14 e i 32 anni ed opera principalmente nelle Piazze e nelle scuole, attuando progetti sia Nazionali che locali. Tra questi possiamo ricordare: “Ama bene ama sano” la campagna che informa i ragazzi sui metodi da utilizzare per proteggersi dalle principali malattie sessualmente trasmissibili e che lo scorso anno è stata ampliata con l’esecuzione di test di screening contro l’HIV e la Sifilide; “Safe Blood for All” per sensibilizzare sulla donazione del sangue, che si è svolta nelle Piazze, nei centri estivi e commerciali, dove abbiamo informato i cittadini sui benefici che un donatore può avere sia personalmente che socialmente: da una parte diventa un controllo periodico delle condizioni di salute del soggetto, dall’altra un contributo a chi ha bisogno di trasfusioni; “Puliamo il mondo dai pregiudizi” progetto nato in collaborazione con Legambiente, che ci ha visti impegnati nella pulizia di un tratto della pista ciclabile; “M’illumino di meno”, giornata dedicata al risparmio energetico e per la quale abbiamo organizzato, insieme ad altre associazioni tra cui Vigili del Fuoco, Legambiente e Agenti della Polizia di Stato in pensione, una fiaccolata, per ricordare l’importanza di saper utilizzare le risorse (energetiche) senza deturpare il nostro habitat naturale e richiesto lo spegnimento delle luci dei principali monumenti della nostra città; “Studenti oggi, comunità consapevole domani” ci ha portato all’interno delle scuole elementari e medie, interagendo attraverso la metodica della “peer – education”, ossia educazione tra pari, che prevede un apprendimento cooperativo, per spiegare come comportarsi in caso di calamità naturali come terremoto, frane ed alluvioni; Con la collaborazione dei Giovani dell’Unità Territoriale di Poggio Moiano ed il supporto delle Infermiere Volontarie del nostro Comitato abbiamo, invece, organizzato presso il Centro Anziani di Poggio Moiano il progetto “Unisciti a noi: ti aspettiamo” che ci ha messo in contatto con persone splendide, che hanno accolto i nostri consigli su come comportarsi in caso di pericolo (in casa, in acqua durante le vacanze estive, con i nipotini che giocano in giardino, durante un arresto cardiaco) e che si sono sottoposti agli screening di Pressione e Glicemia. Infine, vorrei ricordare anche la collaborazione con l’Area Sociale, che ci ha permesso di essere protagonisti di varie iniziative destinate alla popolazione, dalle raccolte alimentari, alla distribuzione delle derrate, alla presenza presso il “Riparo dal freddo” (destinato ai senzatetto che vivono nella nostra città) al servizio presso la Mensa di Santa Chiara. Quest’ultima è un’esperienza a cui tengo particolarmente – conclude la delegata – poiché mi ha permesso di interagire con volontari ed ospiti, sin dal mio ingresso in Croce Rossa, avvenuto nel 2011, insegnandomi che non è importante quanto doniamo, ma l’amore che mettiamo nel farlo!”.
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