(di Christian Diociaiuti) San Lorenzo cambia volto… a San Lorenzo. Contigliano rinasce con una “festa”, nel pieno rispetto delle norme anti-covid, nella giornata del 10 agosto. Nella frazione che custodisce i resti della chiesa alto-medievale che è simbolo di una storia più che millenaria per la zona, è stata completata la nuova illuminazione della strada e del fontanile, del colle e della chiesa stessa. La suggestiva opera è stata realizzata dal Comune di Contigliano nell’ambito del “Giubileo della Luce“, promosso e finanziato dal Ministero dell’Ambiente e dall’Associazione Nazionale Comuni d’Italia.
Il progetto – approvato dalle Soprintendenze ai Beni Archeologici e Paesaggistici, – rende visibile il profondo interesse dell’Amministrazione Comunale per il sito archeologico di San Lorenzo, in cui sorge l’antica Chiesa alto-medievale: in un luogo di permanente vocazione pubblica (crocevia di percorsi, scambi, fiere), e di millenaria spiritualità, prima pagana (l’orientamento al sole e la posizione strategica sulla valle della chiesa ne sono la testimonianza) e cristiana poi. Anche senza la tradizionale fiera e gli eventi che caratterizzano il 10 agosto contiglianese, è comunque un San Lorenzo speciale.
Tanti i contiglianesi che si sono raccolti – ben distanziati – sul colle al tramonto per la ricorrenza, quest’anno davvero particolare (Contigliano ha vissuto appieno l’emergenza covid col grande dolore per l’Alcim, la struttura per anziani funestata da contagi e lutti). Col supporto dei residenti e della Protezione Civile di Contigliano si è potuto celebrare un momento importante. A fare gli onori di casa il sindaco Paolo Lancia e il parroco Don Ercole La Pietra, che ha officiato la santa messa all’aperto e tratteggiato la figura di San Lorenzo e il suo insegnamento: “Questa celebrazione è particolare oggi perché mette a contatto il passato col presente – ha detto Don Ercole – mentre viene inaugurata l’illuminazione artistica, possiamo dire di rinascere un po’. È un anno particolare: guardiamo la luce ma brancoliamo nel buio. Mentre guardiamo il sole che tramonta, ci prepariamo al sole che sorge. Voglia il Signore che si prepari un nuovo giorno per noi, per le nostre famiglie. La Festa di San Lorenzo di quest’anno assume ancora più importanza” ha detto nella sua omelia, Don Ercole.
“Un’idea di recupero e valorizzazione di questo sito condivisa con tanti amici e partita con l’Amministrazione Toni – dice Paolo Lancia, sindaco di Contigliano – grazie a Enrico Stazi che ha permesso che tutto si facesse in tre settimane. Grazie alla famiglia Pitotti, proprietaria di questo colle: voglio ricordare Aurelio che ha speso tanto lavoro in questo posto. Un luogo che ha grande vocazione pubblica, un edificio piccolo, la chiesa, che contiene qualcosa di grande, pieno di significato. Qui sono testimoniati i culti più antichi dei Sabini, poi riassunti nel culto cristiano, nell’insegnamento del martire San Lorenzo. Qui è stato ospitato il primo fonte battesimale. Un colle passato dalla tradizione pagana a quella cristiana. Questo posto è il luogo delle nostre origini, in cui raccogliamo la forza in un anno difficile” l’anno della zona rossa per Contigliano, del coronavirus. “Non è un anno di feste. Questa è una celebrazione. Questa luce inaugurata è solo un riverbero di una luce più grande e di rinascita” ha concluso Lancia.
La celebrazione si è conclusa con la distribuzione di pizza e dolci realizzati dalle donne del paese. E poi tutti con lo sguardo all’insù a godersi le stelle.
Foto: Christian DIOCIAIUTI ©