Si è conclusa da alcun i giorni, presso l’Azienda Sanitaria Locale di Rieti, l’Open Week, una settimana dedicata alla salute delle donne. Durante l’iniziativa, organizzata da Fondazione Onda, Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna e di Genere, sono state eseguite, gratuitamente, 243 prestazioni specialistiche tra esami diagnostici, visite e consulenze, nell’ambito di diverse aree specialistiche: Cardiologia, Disturbi del comportamento alimentare, Psichiatria, Reumatologia, Senologia e Sostegno alle donne vittime di violenza. Le attività, sono state espletate presso l’ospedale de’ Lellis di Rieti, premiato nel 2017 e nel 2019 dalla Fondazione con due bollini rosa per la promozione della medicina di genere e il Distretto 1 di via delle Ortensie.
Durante l’Open Week, presso l’Unità di Cardiologia, sono state eseguite 16 visite cardiologiche, 16 elettrocardiogrammi e 8 ecocardiografie. Lo screening è stato riservato alle donne di età compresa tra i 50 e i 60 anni. Durante le prestazioni sono state individuate alcune patologie che richiedono trattamenti specifici e follow-up cardiologico e/o ulteriori accertamenti. L’Unità di Reumatologia ha eseguito 35 visite specialistiche, 12 MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) presso il Distretto 1 e 10 MOC presso la Casa della Salute di Magliano Sabina. Il servizio di Senologia, presso l’Unità Diagnostica per Immagini, ha eseguito 64 mammografie, 33 ecografie mammarie ed effettuato 3 procedure diagnostiche di approfondimento con campionature di tessuto. Il servizio Nuove fragilità (Dipartimento Diagnosi e Cura) ha effettuato 40 consulenze e fissate diverse visite con lo Psicologo e lo Psichiatra. Decine le telefonate ai numeri dedicati per informazioni sull’iniziativa e i servizi erogati dall’Azienda. 4 invece i colloqui di sostegno e di tipo psicoeducativo sostenuti da un psichiatra ed una psicologa del Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura, mentre sono state 5 le visite psicologiche con supporto multidisciplinare eseguite dall’Ambulatorio disturbi alimentari. Gradito dai cittadini e dal personale sanitario, il coinvolgimento del Centro antiviolenza Il nido di Ana, grazie all’attività di supporto e ascolto svolta presso l’area consultoriale di Rieti.
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