(di Matteo Dionisi) Nel Rieti calcio – in quel poco che resta, al momento – sono contenti di ripartire dalla prossima Serie D. Il club amarantoceleste nella prossima stagione si ritroverà impegnato nel quarto campionato d’Italia dopo la retrocessione d’ufficio dalla C decisa dal Consiglio Federale. Ma ad oggi quali sono le garanzie e sicurezze per una ripartenza? Davvero poche, almeno così sembra.
LA SITUAZIONE – Il grande dilemma che si pongono i tifosi amarantocelesti, ormai da qualche mese, è che fine farà questo club. Nelle scorse settimane vi abbiamo raccontato delle trattative che patron Curci insieme al suo legale Schilirò ha provato ad intavolare, e di come si siano arenate: chi per un motivo e chi per l’altro. Il Rieti calcio ancora non ha capito bene quale sarà il suo futuro. Perché? Il problema principale del club sono i debiti: circa 1 milione di euro sulle spalle. Ed è chiaro che chi legge questi numeri, se in un primo momento mostra interesse, successivamente dopo fa 10 passi indietro e molla tutto. Allo stesso tempo la nuova stagione è quasi alle porte e per il club reatino ancora non c’è una squadra pronta, un tecnico come punto di riferimento per dare indicazioni sul mercato, ma soprattutto c’è una domanda su tutte: Curci rimane o no?
CURCI IN O OUT? – Il prossimo campionato di D ripartirà a fine settembre e circa un mese prima il Rieti dovrebbe radunarsi sul monte Terminillo per iniziare la preparazione estiva. Sul lato trattative invece questa può essere la settimana decisiva per capire meglio il futuro della società e dei suoi programmi. Il legale del club, Antonio Schilirò, sta valutando le proposte che sono arrivate sopra la sua scrivania.
C’è chi in questi giorni di silenzio ha chiesto informazioni per il Rieti, ma sembra solo tramite una via: finanziare il club sotto forma di sponsor. E questo a cosa porterebbe? Se dovesse essere chiuso uno degli accordi finanziari, questo scenario proietterebbe ancora Riccardo Curci alla guida del Rieti in D. Come abbiamo raccontato, questa soluzione non è la preferita dell’imprenditore reatino – che vuole togliersi di scena – ma ad oggi sembra l’unica opzione possibile per garantire una continuità a questa società.
Gli accordi per gli sponsor o solo uno sponsor, dovrebbero essere di durata biennale. Questo consentirebbe al Rieti di avere una forza di liquidità per affrontare il campionato; formare una nuova rosa; scegliere il tecnico; un nuovo direttore sportivo, nel caso in cui Di Santo accettasse la proposta del Messina e soprattutto di iniziare a ripianare i debiti verso i fornitori.
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