Il Commissario Straordinario al sisma Legnini ha incontrato nei giorni scorsi a Palazzo Valentini a Roma, una delegazione dei 100/120 proprietari dei terreni requisiti in Amatrice e frazioni per insediamento delle SAE (soluzioni abitative emergenziali) ancora ad oggi in attesa, dopo quattro anni dal sisma del centro Italia 2016, di un equo indennizzo per la locazione temporanea.
“I proprietari lamentano la mancata stipula dell’accordo contrattuale proposto inizialmente con ordinanze sindacali del Comune di Amatrice per una locazione temporanea dei terreni per 7/10 anni nelle 40 aree SAE e che ne garantisca la restituzione degli stessi allo stato originario una volta che saranno venuti meno i motivi d’urgenza col rientro dei cittadini nelle proprie abitazioni danneggiate dal sisma.
Interpellato telefonicamente, il Sindaco di Amatrice ha evidenziato la mancanza di personale nell’organico che non consente di svolgere le procedure necessarie all’esecuzione delle ordinanze comunali emanate dalle precedenti amministrazioni comunali fin dalla fine 2016 con la presa di possesso dei terreni stessi” ha detto Gruppo Proprietari Terreni per SAE in Amatrice e Frazioni.
Per continuare: “È noto che altri Comuni limitrofi abbiano già perfezionato gli atti di occupazione temporanea, comunicando i dati relativi alla quantificazione dell’indennizzo per l’occupazione temporanea e/o definito la procedura di esproprio da attuare in considerazione delle indicazioni fornite dal Dipartimento di Protezione Civile con nota prot. DIP/TERAG16/0003179 del 16/1/2017 in merito alla riconduzione in pristino delle aree utilizzate. Il gruppo proprietari terreni di Amatrice e frazioni ha chiesto al Commissario Straordinario Legnini un intervento di intermediazione con le istituzioni territoriali di competenza (Ufficio Speciale della Ricostruzione, Dipartimento della Protezione civile, Comune di Amatrice) per risolvere la problematica esposta in modo da evitare ricorso a contenziosi giudiziari”.
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