“Come è noto, attraverso le nostre iniziative dei mesi scorsi, siamo riusciti a destare la giusta attenzione del Governo e della politica per il riconoscimento delle risorse economiche (165 milioni di euro) destinate, con la Legge di Bilancio 2020, alla valorizzazione retributiva dei Vigili del Fuoco. Tuttavia, in una fase se pur in fase delicata del Paese, ravvisiamo l’esigenza di promuovere una nuova forma di protesta per dar forza alla legittime istanze del personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco”: lo scrive Massimo Vespia, della Fns Cisl.
“Nonostante i ripetuti appelli, infatti, l’Amministrazione continua a non voler concedere ai sindacati di categoria, lo strumento della contrattazione che, in casi analoghi, si è rivelato essere indispensabile per assegnare in modo equo tra il personale, le risorse messe a disposizione dal Governo. Così facendo, in realtà, si rischia di provocare profonde disparità di trattamento economico tra i VVF che mettono quotidianamente a repentaglio la propria vita per garantire il soccorso tecnico urgente alla cittadinanza: basti pensare che per i Vigili con pochi anni di servizio saranno previsti soli 13 euro lordi di aumento stipendiale mensile! Si aggiunga, inoltre, che non è stato stanziato nemmeno un centesimo per le pensioni dei Vigili del Fuoco, relegando ancora una volta questi servitori dello Stato, a percepire un trattamento previdenziale inferiore a tutti le altre forze dell’ordine. Per questa ragione occorre fare in modo che i VVF ottengano il giusto riconoscimento economico, anche per il personale più giovane, e i sei scatti previdenziali che gli appartenenti agli altri Corpi dello Stato possiedono già da tempo. Pertanto, alle ore 10 di domani 22 luglio 2020, con il pieno coinvolgimento delle nostre strutture regionali e provinciali dei sit-in di protesta davanti alle Prefetture e/o alle sedi di servizio, ribadiremo pubblicamente le rivendicazioni della nostra categoria” conclude Vespia.
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