“Pensare al futuro, lasciando il passato alle spalle. Liberandosene, perché il trascorso di Rieti ha trasformato la città e l’intera provincia in un luogo isolato con infrastrutture ferme al secolo scorso. Come muoversi per offrire alla provincia opportunità di rinascita? Serve un progetto, sono necessarie scelte strategiche che guardino lontano e che assicurino un futuro alle nuove generazioni. In sostanza è necessario un piano di investimenti che ridisegni il Paese e rilanci i territori. Soprattutto quelli interni, come il nostro”. La riflessione di Alberto Paolucci, impegnato da mesi con ottimi risultati nel rilancio della Uil Trasporti di Rieti e della Sabina romana, si focalizza su ciò che è sempre mancato alla provincia reatina: le infrastrutture.
“Salaria a quattro corsie, ferrovia da Rieti a Passo Corese e treni bimodali verso l’Aquila e Terni soni le opere sulle quali concentrarsi – dice Paolucci – Da anni chiediamo il raddoppio della statale dalle gallerie di San Giovanni Reatino fino a Passo Corese, adesso con l’emendamento al decreto Rilancio qualcosa sembra muoversi. Ma guai ad abbassare la guardia fin quando non vedremo i canteri. Ci sono poi i treni bimodali che dovrebbero entrare in funzione il prossimo anno e che permetteranno di raggiungere Roma passando per Terni in circa un’ora. Questo risultato ci inorgoglisce perché da anni chiediamo questo collegamento. Ma c’è un altro punto che ci sta a cuore e che speriamo si trasformi presto realtà: la ferrovia da Rieti a Passo Corese, opera inserita tra quelle necessarie per la rinascita dei territori colpiti dal terremoto che ha sconvolto il centro Italia. Anche da questa infrastruttura passa il rilancio della nostra provincia, perché siamo convinti che un trasporto pubblico moderno, in grado di garantire la mobilità degli uomini e delle donne sarà un fattore decisivo per la rinascita dei territori”.
“Programmare e progettare la ripresa economico e sociale dopo il Covid – aggiunge Paolucci – significa quindi decidere e puntare su opere strategiche. Per raggiungere questi obiettivi, molto dipenderà anche dal lavoro sinergico che svolgeranno i rappresentati politici eletti nel nostro territorio. A loro il compito di non restare incagliati negli steccati ideologici e di lavorare affinché nella nostra provincia giungano le risorse economiche necessarie per rilanciarla e per strapparla dall’isolamento”.
“Un altro investimento, a costo zero ma altrettanto necessario – conclude Paolucci – lo deve fare tutto il territorio, scuotendosi una volta per tutte dal torpore, da quell’atteggiamento radicato che erroneamente fa credere di essere portatore di verità. Cambiare questo stato di cose è come realizzare un’altra grande opera infrastrutturale, un investimento per tutti noi, un impegno collettivo affinché Rieti si apra alle sfide future e sappia cogliere le opportunità che si presenteranno offrendo così ai giovani e ai meno giovani lavoro e benessere sociale. Lavoro e investimenti sono la priorità, i particolarismi rapprendano il passato da lasciarsi alle spalle”.
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