“In riferimento alla vicenda del PalaMalfatti, per la seconda volta in pochi giorni e per identico costume, il Sindaco è indagato per abuso d’ufficio dalla Autorità giudiziaria. Senza naturalmente produrre particolari sforzi interpretativi, risultano evidenti le cause che hanno prodotto il secondo ‘inciampo’ del Sindaco. Da un lato la propria, antica, tendenza alla reazione allergica nei confronti delle regole, le quali in democrazia si fondano su un potere diffuso, policentrico, non certamente monocratico ed assoluto”: lo scrivono i gruppi consiliari di opposizione.
“Da un altro lato la propria naturale vocazione di arcaico amministratore di ‘provincia’, a suo agio con la gestione in ‘presa diretta’, pienamente estranea all’evoluta complessità imposta dall’attuale governo di una città capoluogo. Tutto ciò, purtroppo, al di là di valutazioni critiche oggettivamente riscontrabili, sta producendo tristi conseguenze per la nostra comunità.
L’ultimo episodio si affianca al sequestro del Teatro, alla chiusura della casa di riposo Manni, alla chiusura dell’InformaGiovani, al pignoramento dei beni immobili comunali, all’abbandono del mattatoio, alla liquidazione di Sogea, alla vendita delle farmacie Asm, alla ventilata uscita dall’università. A questo punto, l’unica considerazione rimasta da fare è che, pur considerando l’originaria sensibilità dell’attuale Sindaco per la cura e l’espansione dei cimiteri comunali, mai avremmo potuto immaginare che arrivasse a trasformare in cimitero l’intera città” concludono.
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