(ch.di.) Contigliano si avvia a pagare il proprio disavanzo senza gravare sulle tasche dei cittadini e senza ricorrere a strumenti speciali, ad aggravare cioè la situazione debitoria, o, peggio, a dover ricorrere a dissesto e predissesto. È in sintesi l’annuncio che fa l’amministrazione comunale tramite le parole del sindaco Paolo Lancia, che seguono le anticipazioni fatte nel giorno della “festa” per l’anno di elezione alla guida di uno dei comuni più grandi del Reatino (leggi).
“Abbiamo pubblicato gli atti, c’è stata la Giunta e poi a fine mese ci sarà il consiglio comunale: abbiamo stabilito come rientrare dal disavanzo del bilancio comunale – dice Lancia a RietiLife – Lo abbiamo fatto con un piano riequilibrio che non sarà lacrime e sangue. Anzi: evitiamo al comune dissesto e predissesto, non dobbiamo chiedere soldi al Ministero ma soprattutto non incidiamo sui servizi ai cittadini e non chiediamo loro ulteriori tasse”.
Il Comune di Contigliano nei mesi scorsi ha avviato una riorganizzazione interna e un “sondaggio” della situazione economico-finanziaria che ha portato a una cifra, bella robusta: 1,9 milioni. È di fatto il debito, il disavanzo, che il Comune deve pagare. “Lo faremo con risorse proprie – spiega Lancia – nonostante la cifra importante, è sostenibile. Lo faremo in 15 anni grazie ai risparmi e al recupero di tanti crediti. Abbiamo già avviato il pagamento ai fornitori che erano rimasti indietro e man mano stiamo mettendo a posto la situazione dopo aver depurato il bilancio da crediti non esigibili e da altri elementi che rendevano la situazione confusa”.
Dagli annunci fatti via social, si evince che Contigliano cerca di migliorare la situazione del capoluogo e delle frazioni con opere. Ma per farle serve chiedere finanziamenti a enti sovracomunali: “Vero. Non solo lavoriamo per chiedere quanti più finanziamenti possibili, ma con questo piano di rientro possiamo anche permetterci di chiedere mutui per le opere pubbliche, senza alcun blocco”. Di fatto Contigliano verserà – a vario titolo – 10.500 euro al mese (circa 130mila all’anno) per i prossimi 180 mesi per rimettersi in pari e dimenticare un disavanzo importante per un comune grande ma non così tanto da sopportare quasi 2 milioni di debiti.
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