(da comunicato dei Carabinieri) Avevano creato un ampio sistema di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare eroina, che vedeva quali “centri d’interesse” i comuni di Cittaducale e Rieti e una clientela formata da giovani e giovanissimi reatini: eseguita un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di due uomini e una donna.
I Carabinieri della Compagnia di Cittaducale, nella mattinata odierna, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Rieti, su richiesta del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Rieti, Dr. Giovannetti. Le indagini dei Carabinieri del N.O.RM. della Compagnia di Cittaducale sono state avviate nel 2017, a seguito di ben precise acquisizioni info-investigative circa lo spaccio di sostanze stupefacenti “pesanti”. Proprio in quel periodo, nella Provincia, si era assistito ad un consistente ritorno dell’eroina e ad un evidente aumento dei consumi proprio fra i più giovani.
La complessa e prolungata attività investigativa, che ha avuto come scenario la Provincia di Rieti, ma anche quella di Perugia e Terni, ha evidenziato gravi, precisi e concordanti indizi sull’esistenza di una organizzata e professionale attività di spaccio di sostanze stupefacenti, per lo più del tipo eroina e metadone, che, tramite un continuo approvvigionamento dalla vicina Umbria, veniva rivolta nei confronti di un rilevante numero di acquirenti reatini, che, previo contatto telefonico, e tramite l’uso di linguaggio convenzionale, acquistavano regolarmente le dosi. L’attività nel complesso ha permesso di deferire all’Autorità Giudiziaria ben 8 soggetti, di cui 2 extracomunitari e sequestrare eroina purissima, cocaina, hashish e metadone, nonché sostanza da taglio e articoli per il confezionamento delle singole dosi.
A partire dal 2017 i Carabinieri avevano già proceduto, in tre distinte occasioni, all’arresto in flagranza di ben cinque soggetti per il reato di spaccio e al recupero di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, che veniva importata nel reatino dalla vicina Terni, acquistata da extracomunitari operanti in quel centro. Gli spacci avvenivano per lo più nel centro industriale di Cittaducale o presso le abitazioni dei pusher, trasformate in vere e proprie basi per il confezionamento e lo smercio delle dosi.
Diversi sono gli episodi di “spaccio” contestati, a vario titolo, agli indagati rilevati nel periodo in cui i Carabinieri del N.O.R. di Cittaducale hanno svolto le indagini: in tutto agli arrestati sono stati attribuiti ben 23 capi di imputazioneper spaccio di sostanza stupefacente in concorso e continuato.
La “misura” emessa dal G.I.P. del Tribunale di Rieti ha previsto misure detentive per: M. classe 1985, reatino domiciliato in Anguillara Sabazia; A. classe 1992, reatina raggiunta dalla misura nella città di Genova; D. classe 1989, arrestato in Rieti. Tutti finiti oggi in manette con il contributo dei Carabinieri delle Compagnie di Genova Sampierdarena e Bracciano.
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