“Lo sblocco delle grandi opere nel Lazio e in tutto il territorio nazionale, rappresenta precisamente ciò che la CISL e la Fit chiedono da tempo per il rilancio del territorio e per favorire la ripresa economica e occupazionale del sistema Paese, a maggior ragione dopo l’emergenza Covid: per quanto riguarda il nostro territorio, l’efficientamento della mobilità e del traffico merci Nord-Sud e versante tirrenico-adriatico è fondamentale, soprattutto in una regione che ha il suo core business nel turismo e nell’export. Adesso l’auspicio è che si passi rapidamente dalle parole ai fatti: si aprano i cantieri” ha detto il Segretario Generale della Fit-CISL del Lazio, Marino Masucci.
Per concludere: “Da tempo chiedevamo il completamento della Orte – Civitavecchia, fondamentale per il traffico passeggeri e per il cosiddetto “ultimo miglio” delle merci. Le potenzialità di una connessione efficiente con il Porto di Civitavecchia sono enormi. Insieme agli interventi sulla Tirrenica, sulla Salaria e sulla Roma-Latina, all’ultimazione dell’anello ferroviario e il potenziamento della Roma – L’Aquila, si andrebbe finalmente a definire un complesso organico di mobilità infra/ultra regionale di primaria importanza non solo per la qualità della vita e della mobilità dei cittadini, ma per la ripresa del tessuto produttivo dell’intero territorio. Una rete infrastrutturale intermodale ed efficiente, infatti, sarebbe un vero e proprio volano per lo sviluppo, e rappresenta una precondizione essenziale per lo sblocco delle attività economiche e delle dinamiche occupazionali, anche rispetto al settore dei trasporti che è urgente rilanciare auspicando un’accelerazione in seno alla costituzione dell’Osservatorio condiviso con l’Assessore Alessandri”.
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