“Secondo gli esperti del settore, l’estate 2020 segnerà la rivincita del “turismo a chilometro zero” e “slow”. In questa fase di convivenza con il virus, gli italiani che sceglieranno di andare in vacanza lo faranno, in gran parte dei casi, prediligendo destinazioni dove il rischio di assembramenti è inferiore e riscoprendo le seconde case e le abitazioni dei parenti in borghi e capoluoghi di provincia, a contatto con la natura ma anche con bellezze storiche e artistiche meno conosciute. Nonostante si parli di una situazione di emergenza sia sanitaria che economica, questo appare come uno scenario ideale per la Provincia di Rieti, esclusa da sempre dai grandi flussi del turismo di massa ma ricca di tesori artistici e paesaggistici e piena di borghi nei quali la qualità del soggiorno può essere un valore aggiunto” ha detto il Segretario cittadino del PSI Ivano Paggi.
“E’ un’occasione che il nostro territorio, a partire dal Capoluogo di provincia, non deve farsi scappare, per promuovere sé stesso, richiamando il cosiddetto “turismo di ritorno” nelle seconde case, a cominciare dai cittadini della Capitale e delle Città limitrofe, per guadagnare fette di mercato grazie alla riscoperta delle bellezze del nostro territorio. Per non farci trovare impreparati, però, c’è bisogno di una duplice azione anche da parte delle Amministrazioni locali, da un lato incentrata sul presente, dall’altro con una visione strategica per il futuro. Ad oggi, a partire dal Comune di Rieti, riteniamo sia necessario e urgente un ‘Piano straordinario di cura’ delle frazioni del Capoluogo con la predisposizione di squadre ad hoc, magari di concerto con l’azienda ASM, dedicate alla pulizia, alla piccola manutenzione e al decoro delle numerose frazioni della Città di Rieti che, molto probabilmente, da luglio a settembre vedranno il ritorno di tanti turisti alla ricerca del contatto con la natura, dell’enogastronomia di qualità e della salubrità dell’ambiente” ha continuato Paggi.
“Lanciamo un appello all’Amministrazione comunale a non limitarsi a piccole iniziative ma ad adoperarsi, da qui alla metà del mese al massimo, per stilare una programmazione puntuale ed efficace degli interventi da realizzare per poter offrire ai turisti un aspetto impeccabile delle frazioni e dei borghi che si andranno a ripopolare per qualche settimana. In prospettiva, invece, ritorniamo alla carica con una proposta che abbiamo già lanciato nel recente passato e che riguarda il recupero e la riqualificazione complessiva dei centri storici delle frazioni, non soltanto dal punto di vista urbanistico, ma che abbia come cuore pulsante la conservazione del patrimonio strutturale ed architettonico” ha ribadito Paggi.
Per concludere: “Tale proposta dovrà esplicitarsi attraverso una serie di idee quali (solo a titolo esemplificativo) un piano del colore, dell’arredo urbano e un’azione di modernizzazione digitale, imprescindibile per il turismo degli anni a venire. Chiediamo che nei prossimi mesi il Comune si adoperi per individuare risorse economiche e progetti per riqualificare tutte le frazioni del territorio, facendo in modo che la vetrina dell’estate 2020 non resti isolata ma diventi la base per il rilancio di questi territori anche in futuro. Il virus ci ha cambiato, ormai è un dato di fatto, e probabilmente anche nel settore turistico nulla sarà più come prima; facciamo in modo che Rieti non sprechi anche questa occasione”.
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