Riceviamo e pubblichiamo un ringraziamento.
Inizio questo mio scritto con la parola grazie! Proprio come le tre grazie dello scultore Canova e i loro nomi sono: Vincenzo Capparella, Anna Maria Rauco e la dottoressa Pace, che si stanno prendendo cura di mia madre. È iniziato tutto nel 2000 quando non ricordo bene i sintomi che accusava mia madre ma presumo che avesse i valori delle analisi sballati, così è stato deciso di effettuare una biopsia per capire cosa avesse, il tutto è stato fatto in day hospital e quando mia mamma tornò a casa le avete telefonato per sapere come stava. Lei apprezzò molto quel gesto carico di apprensione e dolcezza e anche io e mio padre lo apprezzammo. Mia madre iniziò a perdere i capelli a causa di una brutta notizia improvvisa, con un’alopecia multipla e dopo la diagnosi del responso della biopsia midollare e dell’inizio dei farmaci per la sua malattia non le sono più riscresciuti. Ora indossa una parrucca da 20 anni e per una donna non è mai facile vedersi senza capelli perchè essi rappresentano il simbolo della femminilità. Purtroppo ha perso definitivamente tutti i peli del corpo ed è costretta ad indossare un paio di occhiali per la protezione degli occhi. Comunque la sua diagnosi è di trombocitemia e per una ragazzina di 14 anni fu una notizia terribile in quanto non sapevo neanche cosa fosse. So solo che volevo donarle il mio midollo a tutti i costi ma non fu possibile. Ora assume dei farmaci che costano più di 600€ ma fortunatamente sono mutuabili. Concludo dicendo che siete come degli angeli in corsia a partire dagli Oss, infermieri e medici, ormai per mamma siete come una seconda famiglia. Grazie di esistere per la vostra umanita’ e professionalità.
Con affetto
Foto: RietiLife ©