(di Christian Diociaiuti) Le voci, il nome Sebastiani, la figura di Roberto Pietropaoli, gli investitori extra-reatini, il PalaSojourner, il rapporto con la Npc: alziamo il velo. Arriva una nuova realtà cestistica in città che afferma di voler di puntare in alto, ai vertici della pallacanestro italiana. È nata ufficialmente la “Real Sebastiani Rieti“. Giocherà in Serie B (col titolo acquisito da Valmontone) e giocherà al PalaSojourner. Una Srl a cui hanno dato vita i proprietari di Zeus Energy Group (la famiglia Ferretti, Nicola e Angelo), Roberto Matrigiani e Roberto Petrilli. Il presidente della società è Nicola Ferretti, volto della Zeus che fino alla scorsa stagione sponsorizzava la Npc.
Il vicepresidente è invece Luigi Capasso, un nome noto nel mondo della pallacanestro reatina: “Il progetto è nato a febbraio – spiega Capasso a RietiLife, in quella che è di fatto la prima uscita ufficiale della nuova realtà sportiva cittadina – ci siamo visti nei ristoranti di Rieti, sempre senza nessun problema, alla luce del sole. Anche per far vivere agli imprenditori la realtà di Rieti a tutto tondo. Questa società nasce e ha un solo e unico obiettivo: portare il basket reatino ai livelli che gli competono. Per questo si sono uniti un gruppo di imprenditori, romani e non romani. Supportati da diversi omologhi reatini che daranno una mano a livello di sponsor. Vedo entusiasmo intorno a questa realtà, ma anche tante supposizioni, ipotesi, spesso cattiveria. Bastava aspettare qualche giorno e capire l’entità della cosa, come ve la sto spiegando qui. È un progetto pro Rieti e non contro qualcuno”. Un messaggio a chi, magari, lo vedeva come uno sgarbo a una realtà consolidata come la Npc che il prossimo anno farà la A2, come detto dallo stesso patron Giuseppe Cattani nella presentazione dei giorni scorsi. “Sono stato direttore marketing e commerciale della Npc e non posso che ringraziare Cattani e tutto il suo staff per avermi fatto conoscere e apprezzare Rieti” dice Luigi Capasso.
La domanda è ovviamente spontanea, perché al diffondersi dei rumors e del profilo della Real Sebastiani Rieti, in tanti si sono chiesti: cosa spinge degli investitori di fuori a mettere soldi ed energie a Rieti? “Innanzitutto il progetto sportivo – dice Capasso – un progetto che parta dalla B e faccia di tutto per allestire una società e una squadra che possa in breve tempo arrivare nei posti più alti. Vogliamo far capire che la buona volontà c’è. Poi – aggiunge Capasso – mi sembra chiaro e che vada detto, ovviamente assieme alla passione, c’è l’ interesse e la voglia di fare impresa. Business e sport, qualora ce ne fosse la possibilità. La Zeus Energy Group opera nell’efficientamento energetico, in un mondo vicino alle costruzioni. Si spera che a breve nascano dei progetti interessanti. E fatemi dire una cosa: accogliamo a braccia aperte chi decide di investire a Rieti”.
Secondo quanto emerso, la nuova realtà si muove con la consulenza dell’imprenditore nonché patron del Real, Roberto Pietropaoli il quale, non è un mistero, è pronto a mettere a sistema le due realtà: il “suo” Real Rieti e la neonata Real Sebastiani Rieti, basket e futsal. Ecco il perché del nome Real accanto a quello di Sebastiani e quello della città. “Non lo neghiamo: questa società si ispira alla grandissima storia della Sebastiani. Ed è una grande responsabilità avere quella parola nel nome”. La nuova realtà avrà un nuovo logo: “Che non richiama nulla di precedente. Perché abbiamo grande rispetto di quello che è stato il passato. Talmente grande rispetto, che sin dall’inizio, già da prima della pandemia da covid, abbiamo parlato con i fratelli Di Fazi, gli eredi di Italo ed eredi morali del nome Sebastiani. Hanno subito dimostrato entusiasmo e appoggiato il progetto” chiarisce Capasso. La famiglia Di Fazi curerà le giovanili della Real Sebastiani Rieti: è già partita la collaborazione con La Foresta.
Capitolo Real e dunque capitolo Pietropaoli: “C’è la parola Real nel nome del nuovo club perché Roberto Pietropaoli (patron del futsal amarantoceleste, ndr) ci sta dando una grande mano. La Real Sebastiani Rieti è un progetto che abbraccia calcio a 5 e basket. E domani chi vivrà, vedrà – dice Capasso – La nostra sede è al PalaMalfatti, ci sono già persone che lavorano lì per la Real Sebastiani Rieti. Pietropaoli ci sta dando una grandissima mano per coordinare, dando la sua consulenza. È lui che ha trovato il tavolo per far sedere uno di fronte all’altro gli imprenditori, che ha dato una mano per rilevare il titolo di Valmontone. E noi abbiamo sposato il progetto di questa collaborazione che, vi assicuro, un domani potrà abbracciare altre realtà”. Ai tifosi più scettici, che non hanno risparmiato stoccate social e dirette, Capasso serafico dice: “Lasciateci lavorare: vedrete se abbiamo fatto bene a prendere questo nome o no. A partire con questo progetto. Li voglio tranquillizzare. Noi vogliamo portare Rieti nell’olimpo del basket italiano. E con l’aiuto di Pietropaoli si può fare”.
A quanto si apprende la nuova realtà vuole far giocare la sua squadra al PalaSojourner: sì, ma in che categoria? C’è l’acquisto di un titolo di Serie B. Titolo che arriva da Valmontone. “Stiamo portando avanti tutto l’iter che a causa del covid vede i tempi dilatati in Federazione. Ma è tutto a posto” spiega Capasso. Tra i nomi in lizza per formare lo staff, anche quello del diesse Paolo Moretti, confermato dalle fonti societarie. Per i giocatori, occhi posati su Simone Bagnoli e Marcos Casini, due ex d’oro. Sull’aspetto sportivo Capasso non si sbilancia: “Non è il mio ruolo. A metà luglio ci sarà una conferenza stampa di presentazione”.
E la Npc? Innegabile che sia nato un dualismo. Curiosità e anche qualche frizione. Almeno sul fronte tifo. La nascita della Real Sebastiani Rieti è stata bollata da Giuseppe Cattani con parole dure (leggi). Ma le due realtà dovranno condividere lo stesso campo e non solo. Eppure, notizie di queste ore, dicono che la Real Sebastiani Rieti abbia presentato negli ultimi giorni un’offerta alla Npc e a Giuseppe Cattani per rilevare il titolo. Ma su questo Capasso è telegrafico: “No comment“. Nessuna conferma e nessuna smentita che RietiLife interpreta come un contatto avvenuto ma su cui non si sia andati oltre la lettura delle “regole d’ingaggio”.
Capasso però in un certo modo risponde a quelle parole forti di Cattani: “Noi abbiamo un’idea di club – dice il vicepresidente della Real Sebastiani Rieti – lavoreremo per portarlo ai vertici del basket italiano. Qui c’è un altra realtà, di cui abbiamo massimo rispetto. E da parte nostra c’è massima collaborazione. I sottoscritti non hanno fatto un progetto per creare problematiche, dubbi nei tifosi o per costringerli a scelte di campo. Anzi, sapete che vi dico? Sarebbe bello seguirle entrambe. È questo il mio invito”. Il PalaSojourner è il punto di contatto tra le due realtà. Qui gioca la Npc, qui giocherà al Real Sebastiani. Contando che la Provincia farà lavori per un milione. Anche per consentire al futsal di poter fare lì le partite: “PalaSojourner? Siamo completamenti disponibili per qualsiasi prospettiva. Sia una cogestione con Npc, sia a fare degli investimenti in proprio. Faremo quello che c’è da fare, ci sono già stati dei contatti con le istituzioni su questo e altri fronti. L’importante è che ognuno abbia il suo spazio. E sarebbe bello che le realtà di futsal e basket di Serie B possano veder combaciare il turno in casa e giocare nella stessa giornata”.
Foto: RietiLife ©