Sabato 27 e domenica 28 giugno il FAI – Fondo Ambiente Italiano organizza per la prima volta le Giornate FAI all’aperto, con l’obiettivo di risvegliare la curiosità sul patrimonio culturale italiano e per scoprire ciò che dall’esterno abitualmente si vede, ma non si conosce a fondo. Anche il Gruppo FAI Rieti aderisce a questa iniziativa, proponendo un’apertura speciale del cortile e della terrazza del complesso dell’Ospedale Vecchio e della Chiesa di Sant’Antonio Abate, posto tra le centralissime via del Vignola e via Tancredi. La visita sarà possibile solamente su prenotazione, che potrà essere ultimata entro le ore 15 di venerdì 26 giugno a questo indirizzo. La visita sarà a contributo libero, con un minimo di 3 euro per gli iscritti al FAI e di 5 euro per i non iscritti, da versare al momento della prenotazione.
GLI ORARI DI VISITA E LE MODALITÀ D’INGRESSO
Le aperture del cortile e della terrazza dell’Ospedale Vecchio di Rieti avverranno sabato 27 dalle 18 alle 22 e domenica 28 dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Nel rispetto delle norme di distanziamento sociale dovute all’emergenza Covid-19, le visite verranno svolte da gruppi di massimo 8 persone, che partiranno ogni 15 minuti. Al momento della prenotazione, è quindi necessario scegliere l’orario preciso in cui si intende effettuare la visita, che avrà la durata di circa un’ora. Ciascun gruppo sarà guidato per una parte dai giovani apprendisti ciceroni e per un’altra dai volontari “senior” del Gruppo FAI Rieti. I posti sono limitati, per cui si raccomanda di prenotare il prima possibile per non perdere l’occasione di esplorare un luogo da tempo abbandonato che il Gruppo FAI Rieti desidera restaurare e rendere facilmente fruibile. La scelta delle zone all’aperto di questo luogo si basa su motivi legati, oltre che alla sua indiscussa importanza artistica e culturale, anche all’attualità della triste emergenza sanitaria, in quanto, in epoca medievale, all’Ospedale Vecchio venivano curati i pellegrini che si ammalavano in città o che erano di passaggio verso Roma. In epoche successive è qui che furono accolti i contagiati durante la pestilenza del 1656 e durante l’epidemia di colera del 1837. Proprio perché si è trattato di un luogo di cura sarebbe opportuno non abbandonarlo al degrado, rendendo onore a tutti coloro che in 700 anni hanno assistito i ricoverati e ai tanti benefattori, che nei secoli hanno sostenuto e mantenuto in vita l’ospedale.
COME SOSTENERE IL RECUPERO DELL’OSPEDALE VECCHIO E DELLA CHIESA DI SANT’ANTONIO ABATE
Dal mese di maggio, l’Ospedale Vecchio e la Chiesa di Sant’Antonio Abate sono anche in gara per il censimento dei Luoghi del Cuore del FAI. Fino al 15 dicembre, ciascuno può votare per questo prezioso gioiello del centro storico reatino cliccando su questo link. Il Gruppo FAI Rieti e l’Associazione Culturale “Riattivati” sostengono in prima linea il neocostituito Comitato “Ospedale Vecchio e Chiesa di Sant’Antonio Abate” e invitato tutti a supportare con il proprio voto questo importante complesso cittadino, affinché possa essere restaurato e valorizzato attraverso un progetto di finanziamento che, con un buon numero di preferenze, potrà partecipare al bando promosso dal FAI. Per tutti gli aggiornamenti, è possibile seguire le pagine Facebook “Gruppo FAI Rieti” e “Riattivati – Associazione Culturale”, oppure i profili Instagram @gruppofairieti e @riattivati.
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