“E’ di tutta evidenza che il rientro a Settembre diventa un tema sempre più pressante e che rischia, dopo mesi di grande stress per il personale scolastico, di diventare un ulteriore momento di solitudine soprattutto per i Dirigenti Scolastici”: lo scrive il consigliere provinciale Alessio Angelucci.
“Le linee guida del Ministero, hanno tanti aspetti che necessitano di revisione immediata se vogliamo evitare letture caotiche dei provvedimenti da intraprendere, ma un ruolo fondamentale deve essere svolto anche dagli Enti Locali; sappiamo bene infatti che sono chiamati a fare una ricognizione degli ambienti esistenti potendo predisporre l’adeguamento di spazi non più adibiti ad uso scolastico, così come possono realizzare soluzioni esterne, di idonee dimensioni per l’accoglienza delle classi, in spazi interni o anche esterni alle pertinenze scolastiche. Deve essere dunque un lavoro di squadra, diversamente, sarà un fallimento clamoroso” dice Angelucci.
“Ora, a fronte di un miliardo in più confermato dal Ministero, che permetterà di avere cinquantamila persone in più fra ATA e Docenti, cioè un organico maggiore per evitare classi sovraffollate (numero a mio avviso ancora troppo basso, ma comunque un notevole passo in avanti), a fronte del grande lavoro che già da giorni, stanno facendo i Sindaci dei piccoli paesi della nostra realtà locale, mi risulta più difficile invece, capire la linea del Comune Capoluogo e della Provincia. In primo luogo vorrei conoscere la linea del Comune di Rieti, capire quali ricognizioni ha effettuato e come intenda procedere; l’assessore ai Servizi Sociali ha convocato una riunione con i D.S. dei cinque Istituti Comprensivi per il 1 Luglio, al fine di affrontare il tema dell’organizzazione delle mense e del trasporto scolastico, un’iniziativa bizzarra, in quanto è di tutta evidenza che, mensa e trasporti, sono conseguenti alle modalità organizzative scelte per la ripartenza a Settembre. Vorrei poi capire il punto sulla Provincia, non è possibile solo rimandare a Regione e Governo, che bene devono fare la loro parte, le scelte da effettuare. E’ stata fatta la ricognizione degli spazi? Che conclusioni si possono trarre? Sommessamente suggerisco: alla luce del potenziamento dell’organico, la possibilità di utilizzare strutture ad uso scolastico dismesse da tempo, si rende più fattibile, cerchiamo insieme di capire come concretizzare. La possibilità di collocare strutture esterne alle scuole è ormai nero su bianco, possiamo seriamente valutare anche questa ipotesi, alla luce della necessità che comunque ci sarebbe stata, di creare “scuole di svuotamento” per gestire i lavori post-terremoto che prima o poi partiranno? Dire che “si poteva fare di più” al Governo, non ci mette al riparo delle nostre responsabilità di amministratori locali. Se davvero non vogliamo lasciare soli i Presidi in questo momento, si tracci chiaramente una linea. Come Consigliere Provinciale, ho richiesto la convocazione della Commissione Scuola proprio per capire a che punto siamo. Mi auguro che Settembre 2020 sia ricordato come il mese della ripartenza per tutto il nostro territorio e non come il mese della campagna elettorale per i Comuni commissariati. Esistono delle priorità, la Scuola ad esempio” dice Angelucci.
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