Al via ai primi conferimenti nel Lazio dei vitelli che rientrano nel “Contratto di filiera carne bovina” di durata pluriennale. L’obiettivo è quello di promuovere una filiera 100% italiana, no Ogm e un uso responsabile degli antibiotici. “Un progetto che favorisce l’allevamento di mucche nutrici nazionali – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – delle razze Limousine e Charolaise, al fine di garantire la produzione degli allevamenti 100% Made in Italy, che è quanto di cui abbiamo più bisogno in questo periodo. Non solo per favorire la nostra produzione e risollevarci dalla crisi economica determinata dall’emergenza Covid-19, ma anche perché il Made in Italy rappresenta una vera garanzia per la salute dei cittadini”.
Il programma di investimenti, del valore complessivo di circa 25 milioni di euro, intende valorizzare la produzione bovina nelle aree interne del nostro paese, fornendo un’opportunità di crescita alle imprese zootecniche che si trovano in queste zone. I conferimenti stanno procedendo con grande soddisfazione economica degli allevatori, attraverso specifici accordi firmati con Inalca S.p.A.
Sono previste due modalità di conferimento: una relativa ai bovini nazionali delle razze Limousine e Charolaise e una relativa ai bovini nazionali di tipo incrocio con tori delle Limousine e Charolaise. “In questo modo – aggiunge Granieri – è possibile valorizzare la zootecnia bovina del nostro territorio e si fornisce un’importante possibilità di crescita alle imprese zootecniche. Non solo, attraverso questi contratti si aumenta anche la quota nazionale di mercato di carni 100% made in Italy”.
Per richiedere informazioni e aderire al Contratto di filiera, è necessario contattare gli uffici di Filiera Bovini italia via e-mail: [email protected] o visitare il sito internet: www.filieraboviniitalia.it?.
Foto: RietiLife ©