Rifinanziato dalla Regione il bando “Pre-Seed”, il cui ammontare complessivo è stato raddoppiato dagli originali 4 milioni di euro agli attuali 8 milioni (fondi Por-Fesr 2014-2020), con una riserva di 1 milione di euro per progetti di impresa Startup Innovativa che abbiano come oggetto la realizzazione di prodotti, servizi e applicazioni finalizzati alla gestione dell’emergenza COVID-19 e degli effetti economici e sociali correlati.
Il bando supporta la creazione e il consolidamento di startup innovative ad alta intensità di applicazione di conoscenza e le iniziative di spin-off della ricerca. Lo scopo è quello di sostenere le prime fasi di avviamento della creazione di startup innovative (il “pre-seed”) e aiutarle a consolidare la loro idea di business. Inoltre, intende rafforzare il legame tra il mondo della ricerca e le imprese attraverso la promozione di spin-off.
“Abbiamo voluto rifinanziare con altri 4 milioni questo bando per noi fondamentale. L’intento è quello di renderlo un strumento strutturale, uno sportello sempre aperto a disposizione di chi vuol far nascere e consolidare nuove realtà imprenditoriali capaci di diffondere nel tessuto economico laziale i frutti della ricerca generati dall’ecosistema laziale dell’innovazione, che è fatto di università, centri di ricerca e incubatori e acceleratori pubblici e privati di altissimo livello. Un meccanismo, quello del trasferimento tecnologico, che può avere conseguenze di grande importanza nella vita quotidiana di tutti; da qui la scelta di destinare una quota significativa dell’avviso a progetti che contribuiscano a dare soluzioni ai problemi insorti in questi mesi con l’epidemia di coronavirus”, così l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Ricerca, Start-Up e Innovazione, Paolo Orneli.
Beneficiarie dell’avviso sono le startup innovative, con sede operativa nel Lazio; il contributo, erogato a fondo perduto è destinato a sostenere due tipologie di attività: le startup nate dagli spin-off della ricerca e le startup innovative ad alta intensità di conoscenza. Le modalità di concessione ed erogazione dei contributi si differenziano a seconda della tipologia di attività dei beneficiari: startup nate da spin-off della ricerca. In questo caso il contributo va da 10.000 euro a 100.000 euro e deve corrispondere al massimo alla somma del valore dell’apporto di tempo lavorativo fornito dai “soci innovatori” nel primo anno e del valore dell’apporto di capitale. L’apporto di tempo lavorativo deve rappresentare almeno il 50% del totale degli apporti validi. La Regione intende così finanziare startup costituende nelle quali sia chiara la presenza di almeno un “socio innovatore” proveniente dal mondo della ricerca (pubblica o privata) e che ne valorizzino gli esiti dell’attività di ricerca.
Startup innovative ad alta intensità di conoscenza. In questo caso il contributo è pari al massimo al 100% dell’apporto di capitale fornito dai soci, con un importo che va da 10.000 euro a 30.000 euro. In presenza di investitori terzi e indipendenti (investitori professionali, business angels, raccolta tramite equity crowdfunding) che apportino capitale in misura pari ad almeno 10.000 euro, il contributo massimo concedibile è pari a 40.000 euro. Gli investitori terzi e indipendenti non possono in nessun caso acquisire la maggioranza del capitale sociale.
Foto: RietiLife ©