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“Maniac“, si chiama così il nuovo singolo del reatino Giovanni Mitolo in arte Gio Mito. A RietiLife ha raccontato della sua passione per la musica sin da piccolo, delle sue collaborazione con altri artisti e di molto altro. Ovviamente la parte più interessante la facciamo raccontare direttamente a lui.
Giovanni, come ti sei approcciato al mondo della musica?
“Ho iniziato a cantare da piccolo per gioco canzoni tradizionali italiane e internazionali per i miei amici e i miei familiari che mi davano coraggio e supporto. Poi le prime esperienze con le rock band fino alle superiori dove cantavo a feste private, assemblee d’istituto ed eventi privati e pubblici. Mi è sempre piaciuto cantare vari generi tra cui rock, il pop, lo swing e r&b”.
Ogni artista ha un suo modo per trovare la giusta ispirazione, tu come lavori per creare i tuoi nuovi pezzi?
“Di solito nascono la notte a volte anche in dormiveglia, a volte quando sono fuori in macchina o per una passeggiata. Più la mente è libera più fluidamente nascono parole e musica”.
Non è la prima volta che i tuoi brani sono in collaborazione con altri artisti, parlarci di queste esperienze.
“Ho iniziato a scrivere canzoni da piccolo principalmente da solo, ma ho sempre apprezzato collaborare con amici e artisti che condividessero gusti ed obiettivi. In particolare con Dario Comuzzi, è nato qualcosa qualche anno fa quando abbiamo scritto degli inediti in inglese fino ad arrivare agli inediti in italiano. Ora collaboro con lui e altri grandi artisti tra cui i super The Ceasars, il mitico Frank Nemola, il bravissimo Damiano De Santis, la giovane promessa Filippo Ciogli e l’attrezzatissimo studio AFM records”.
Arriviamo al tuo ultimo singolo “Maniac”: com’è nato e di cosa parla?
“Nasce dal fuoco, dalla rabbia, dalla sofferenza e dalla voglia di rivalsa e anche dalla dolcezza, dall’ attenzione alle piccole cose e la paziente fiducia. Parla di una ragazza che ogni mattina segue una routine ma qualcosa cambia dentro di lei. Ad un certo punto viene fuori il suo lato nascosto e vive un’esperienza devastante”.
Quali sono gli artisti che ti hanno avvicinato a questo mondo e che più stimi?
“I miei modelli, per citarne alcuni sono Battisti, De Andre, Vasco e Battiato; Jim Morrison, Frank Sinatra, Michael Jackson e Peter Gabriel. E ho sempre avuto un debole per le rock band dagli anni 60 ai 90 come The Doors, Deep Purlple, Queen, Toto e Pink Floyd e le grandi voci soul come Ray Charles, Mariah Carey, James Brown e Diana Ross”.
Che progetti hai per il prossimo futuro? Hai pronti altri brani?
“Ci sono altri brani in uscita a breve in collaborazione con The Ceasars e con Frank Nemola. E live e cover in collaborazione con Damiano De Santis”.
A quale brano, dei tuoi, sei più affezionato e per quale motivo? E cosa potrebbe regalati la musica nei prossimi anni?
Sono affezionato a tutti i miei brani ed in questo momento sento un legame molto forte proprio con Maniac. Penso che la musica mi regalerà gioie, dolori e sorprese, come sempre!”.
Foto: RietiLife ©
