“La vicenda delle bollette dell’acqua a Rieti resta un tema da risolvere. E‘ passato quasi un mese dalla nostra richiesta ad Aps di utilizzare i fondi del ristoro per abbassare le tariffe ai cittadini e alle cittadine del nostro capoluogo, ma dall’azienda ancora nessuna risposta. Eppure, la nostra proposta è semplice, di facile attuazione. È chiaro che ci vuole un po’ di coraggio per condividerla. Ma è altrettanto chiaro che temporeggiare non risolve il problema. Anzi, lo amplifica, perché mentre l’acqua continua a scorre nei rubinetti, i costi continuano a lievitare. E arriverà poi il momento che in Aps si dirà che la convenzione non può essere modificata per chissà quale cavillo burocratico. Soltanto menti chiuse e rigide come le chiavi degli acquedotti potrebbero non decidere di procedere alla modifica di questa convenzione. Noi siamo e restiamo convinti che il tema delle tariffe idriche applicate da un gestore di un servizio di pubblica utilità renda del tutto legittima la richiesta della nostra Confederazione, proprio perché va a tutelare gli interessi diffusi di famiglie e di cittadini utenti. Ci vorrebbe però un dialogo costruttivo con Aps, che invece non c’è. La Uil lo ha richiesto da tempo, ma dal presidente della società, il dottor Maurizio Turina, ad oggi sono arrivati soltanto silenzi e nessuna convocazione. I temi da affrontare sono tanti e spinosi: resta in ballo la rimodulazione delle tariffe idriche, urgono poi chiarimenti sul piano degli investimenti e ci sono infine da chiarire le modalità di assunzione del personale”. Lo scrive la Uil di Rieti e della Sabina romana sulla sua pagina Facebook.
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