“In risposta alla oramai consueta e quasi quotidiana nota che il Consigliere Comunale di Italia Viva Greccio Miccadei, ci invia, in questo caso sostenuta anche dal Consigliere Rosati, inerente questa volta la proposta di differire, da parte del Comune, i termini di versamento dell’acconto IMU, l’Amministrazione comunale, che aveva già analizzato e tale possibilità, precisa – scrive il sindaco di greccio, Emiliano Fabi – che innanzitutto data la complessità della questione in oggetto che la rende ancora oggi tecnicamente molto controversa, riteniamo, proprio per questo motivo, che non possa essere trattata con intenti strumentali e con eccessive semplificazioni. Fermo restando il rispetto per le legittime scelte compiute da altri Comuni, riferiamo a titolo esemplificativo e per chiarezza, quanto riportato nell’ ultima risoluzione del Ministero dell’Economia e delle Finanze 5/DF/2020, che evidenzia come l’attuale quadro normativo in materia Imu condizioni negativamente l’esercizio della facoltà di differimento dei termini di versamento del tributo. Inoltre, nella ricostruzione ministeriale della questione, anche qualora fosse ammessa tale facoltà si dovrebbe fare esclusivo riferimento alle entrate di propria spettanza e non anche a quelle di competenza statale”.
“Tale principio porterebbe ad escludere che possano essere deliberati dai comuni interventi – anche di semplice differimento dei versamenti – aventi ad oggetto la quota IMU di competenza statale, relativa agli immobili a destinazione produttiva, come quelli che diversamente, occorrerebbe tutelare e supportare, per l’emergenza sanitaria che li ha pesantemente colpiti. In merito, poi, alla possibilità di lasciare la scadenza IMU al 16 giugno 2020, dando al contempo la possibilità a coloro che versano fino al 30 settembre 2020 di regolarizzare l’acconto IMU senza pagare sanzioni ed interessi, precisa sempre la circolare che ciò equivarrebbe a raggiungere indirettamente lo stesso risultato del differimento di termini, per cui varrebbero gli stessi elementi di criticità illustrati in precedenza. Occorre sottolineare come la rinuncia integrale alle sanzioni potrebbe anche assumere rilievo per la Corte dei Conti, per i possibili danni erariali che ne potrebbero derivare per il mancato introito nelle casse comunali” dice Fabi.
“A ciò si aggiunge una precaria e particolarmente delicata condizione finanziaria delle casse comunali, che vede la nostra Amministrazione impegnata a mettere in sicurezza e rafforzare la stabilità dell’ Ente, al fine proprio di garantire quella continuità dei servizi comunali, che rappresenta l’ unico modo reale per stare al fianco e sostenere le fasce più deboli e fragili della nostra Comunità, così come siamo impegnati a sostenere la ripartenza delle attività produttive, soprattutto quelle che più hanno sofferto a causa della pandemia. In conclusione, accogliamo di buon grado la proposta da parte dei Consiglieri Rosati e Miccadei di discutere insieme, in maniera costruttiva, nelle sedi opportune, proposte concrete sul futuro del nostro Paese e del nostro territorio, soprattutto dopo la crisi sanitaria e la conseguente crisi economica e sociale” scrive Fabi.
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