“Ci complimentammo, giorni fa, per l’inizio del percorso di partecipazione con cui Castelsantangelo sul Nera aveva avviato la progettazione del Piano di ricostruzione del centro storico. Ora ci sentiamo di fare i nostri complimenti anche al Comune di Arquata del Tronto e non solo perché anche lì si è già affidata la progettazione del piano di ricostruzione, dopo un percorso trasparente e pubblico e ad una squadra di alto profilo professionale”: lo scrivono i consiglieri di minoranza di Amatrice.
“Ma anche e soprattutto per la scelta di un metodo, quello della condivisione con la gente delle problematiche della ricostruzione, un metodo che coinvolge tutti nel processo, e tiene tutti uniti verso un obiettivo comune. Così si dovrebbe fare: proporre con chiarezza e professionalità i temi discussi e condivisi con la popolazione e con gli attori del processo di ricostruzione, farlo con la massima trasparenza e pubblicità, farlo con la forza e determinazione che deve avere una amministrazione che rappresenta i suoi concittadini. Bravi! Non possiamo che rimarcare ancora una volta la scelta profondamente opposta che ha fatto il Comune di Amatrice, una scelta basata sul silenzio, sulla totale assenza di partecipazione, sull’assoluto protagonismo e la piena e totale autonomia del Sindaco e della giunta, senza alcun coinvolgimento di nessuno né pubblicità di atti e decisioni. Nemmeno le annunciate CONSULTE POPOLARI sono state mai coinvolte in nessuna decisione. Una scelta, a nostro giudizio, profondamente sbagliata che priva i cittadini del loro sacrosanto diritto di PARTECIPARE! Auspichiamo un deciso cambio di passo!” dicono da Amatrice.
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