Una petizione contro il TSM2: è promossa dagli ambientalisti

“Domenica 7 giugno 2020 con #NOTSM è stata lanciata una petizione online in cui si spiegano in sintesi le ragioni per cui è necessario fermare subito il progetto di ampliamento sciistico dannoso e fallimentare per il Monte Terminillo, al momento ancora al vaglio dei  valutatori della Regione Lazio. La petizione, lanciata dal CAI di Leonessa e sostenuta dal cartello delle associazioni che da anni si battono contro il TSM, ha raggiunto in 24 ore quasi 4000 firme surclassando di gran lunga quelle raccolte in 8 mesi (!) dal comitato favorevole al progetto”: lo scrivono WWF Lazio,  FederTrek – Escursionismo  Ambiente, G.U.F.I. Gruppo Unitario per le Foreste Italiane, LIPU/Birdlife Lazio, Club Alpino Italiano GR Lazio, Italia Nostra – Sabina e Reatino, Mountain Wilderness Lazio, Salviamo il Paesaggio Rieti e Provincia, Postribù, Inachis sez. Gabriele Casciani Rieti, Altura Lazio, Salviamo l’Orso.

“Ciò dimostra che il TSM (oggi detto TSM2, restyling del vecchio progetto già bocciato per due volte dai tecnici della Regione Lazio) è un ‘caso limite’, non è un progetto localistico che riguarda solo i territori coinvolti. Da Nord a Sud d’Italia giungono sempre più forti perplessità riguardo il suo finanziamento futuro e lo sfascio programmato degli ambienti naturali per consentire “lo scavalco” tra le valli, in piena crisi climatica e scarsità di neve sciabile negli ultimi anni,  a quote  per lo più basse. Il progetto TSM  è infatti una questione che riguarda tutti, è l’idea che si possa sfruttare la montagna senza pensare al futuro. Il TSM è infatti un’operazione fortemente impattante sul Terminillo, un massiccio piccolo e diventato il simbolo dell’Appennino Centrale. Il TSM non garantisce affatto lo sviluppo economico promesso e pubblicizzato prendendo in prestito una moltiplicazione esponenziale di dati da altri comprensori sciistici storici, molto forti e prestigiosi; inoltre viola la normativa ambientale nazionale ed europea esponendo l’Italia e la Regione Lazio a pesanti sanzioni economiche” dicono le associazioni ambientaliste.

“Tutte le ragioni del NO sono nuovamente riassunte all’interno della petizione perché tutti possano capire ed approfondire, ragioni a cui i fautori del progetto non hanno MAI risposto nel merito. E non per cattiva volontà, ma per l’evidente impossibilità di dimostrare il contrario. Dopo l’attenzione rivolta al progetto da alcune testate nazionali e internazionali quali l’autorevole BBC (Regno Unito) che cita nel suo recente articolo-inchiesta il caso Terminillo, oggi ai critici del progetto si è aggiunto anche Reinhold Messner, l’alpinista di fama mondiale, con un articolo sulla Gazzetta dello Sport. Le file degli oppositori al TSM si ingrossano sempre più. Al cartello delle 11 associazioni che da anni si battono per la salvaguardia del Monte Terminillo e per il suo futuro, ieri ha aderito anche il Coordinamento Lazio LIPU, Birdlife Italia” dicono gli ambientalisti.

“Infine, il cartello non si è mai sottratto ad un dialogo costruttivo con le Istituzioni e con una pluralità di soggetti per rivedere il modello di sviluppo autenticamente sostenibile della montagna, partendo dalla valorizzazione delle proprie peculiarità e vocazioni proprio di montagna appenninica. L’auspicio è che si apra alla possibilità seria e concreta di costruire una visione davvero strategica per il futuro dei territori e del Terminillo, coerente con i nuovi scenari attuali,  fuori dalla logica irrazionale dei soli ampliamenti sciistici. Obiettivo è la raccolta di più firme possibili da inviare in breve tempo alla Regione Lazio e all’Unione Europea con altri 5 organi istituzionali. Per firmare QUI“.

Foto: RietiLife ©

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