Coronavirus, denuncia Cgil: “Asl di Rieti intervenuta con colpevole ritardo”

“Si apprende dalla stampa che la ASL di Rieti si appresta a concludere un percorso che purtroppo ha consegnato anche alla realtà di Rieti le sue vittime. Uomini e donne, espressione di una generazione straordinaria, che lasciano un vuoto incolmabile di valori morali e di cambiamento e che hanno segnato il progresso e la storia della nostra Nazione e della nostra comunità”: lo scrive la Fp Cgil.

“La nota della Direzione Aziendale celebra con toni trionfalistici il grande successo, il buonismo compassionevole degli uomini prodighi che salvarono il mondo. È innegabile l’impegno profuso da decine, forse centinaia di professionisti, militari, forze dell’ordine che si sono impegnati nella tragica esperienza del COVID-19, ma anche di uomini e donne, volontari, che si sono resi disponibili a sostenere un lavoro straordinario volto ad arginare gli effetti di una pandemia devastante” dice Cgil.

“Oggi è il tempo della riflessione, e l’intervento della ASL nella Casa di Riposo diviene l’espressione di ciò che si sarebbe potuto fare e non è stato svolto. Il ‘Santa Lucia’ indaga le alternative alla scelta, apparentemente obbligata, tra utopia e realtà, rivolta e assimilazione: ‘O sei parte del problema o sei parte della soluzione’… per dirla come Ulrich Peltzer. Ci si domanda quali diversi scenari si sarebbero potuti prefigurare se, per esempio, la Asl avesse adottato tutte le misure preventive nei tempi giusti, se i controlli nelle residenze sanitarie e protette fossero stati messi in atto con la stessa determinazione utilizzata per porre rimedio ad una situazione drammatica come quella delle Case di Riposo contaminate” dice Fp Cgil .

“La Direzione Aziendale ASL Rieti dichiara che tutti gli ospiti della struttura sono tutti guariti, di questa notizia la CGIL FP la registra con entusiasmo, apprezzando, come abbiamo detto più volte, lo straordinario lavoro fatto da questa Azienda dal momento in cui è intervenuta nella gestione dell’emergenza. Tuttavia la CGIL FP ha sempre sostenuto e ribadisce che tutti gli interventi sul territorio sono stati attivati con esagerato ritardo, per questo siamo convinti che se l’Azienda fosse intervenuta per tempo, con procedure e strumenti adeguati, sicuramente la dimensione degli infetti sarebbe stata davvero irrisoria, pertanto la provincia di Rieti si sarebbe caratterizzata come quella con il più basso indice di infezioni, ma così non è stato e in termini di percentuale è stata quella con maggior indice di infezioni della Regione Lazio. La CGIL FP in tempi non sospetti aveva manifestato tutte le preoccupazioni del caso all’Azienda purtroppo del tutto ignorate” dice Cgil.

“L’esperienza del ‘Santa Lucia’ sarà dovrà essere ricordata come una grande operazione di solidarietà umana, prima ancora che professionale, in cui l’impegno di uomini e donne spesso privi degli strumenti che sarebbero stati necessari per affrontare tali situazioni in condizioni di normalità, ha predominato sui timori, le ansie, vissute in maniera epidermica tra operatori ed ospiti. Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora, ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi. (Enrico Berlinguer). La CGIL FP ritiene che l’Azienda abbia fatto bene a enunciare questo traguardo e a fare ufficiali ringraziamenti, avrebbe però fatto bene a manifestare un ringraziamento generico senza nessuna esclusione. Tutto questo non rende onore ad un Direttore Generale che dovrebbe essere attento a tutte le sensibilità. La saggezza non è comunicabile, affermava Hermann Hesse, e le citazioni ad personam appaiono che privilegiano alcuni, rappresentano l’ennesima caduta di stile che rischia di alimentare ulteriormente un clima divisivo tra i lavoratori, sintesi di un malessere che è ormai dominante e che serpeggia nella ASL di Rieti” dice Cgil.

“Per questo riteniamo il contenuto di questo articolo un’offesa verso quelle persone che in circa 40 giorni hanno dato anima e corpo sottraendo tempo alle proprie famiglie e mettendo a rischio i propri cari vedendosi esclusi dai ringraziamenti. Persone che guarda caso non sono fra coloro menzionati guarda caso iscritte a questa O.S. ma questa è un’altra cosa, ma il dubbio ci sta tutto, se così fosse sarebbe un grave problema politico/sindacale, ma noi preferiamo pensare che così non sia – dice Cgil – Tra le persone che sono state menzionate nei ringraziamenti, mancano alcune figure strategiche che hanno reso possibile all’Azienda di raggiungere questo importante traguardo, persone che chiamate ad organizzare la task force hanno immediatamente dato priorità all’emergenza dedicandosi tutto il tempo  con grande professionalità ed abnegazione, anche per  15 ore al giorno, a far sì che tutto funzionasse togliendo tempo e mettendo a serio rischio le proprie famiglie.  Per correttezza e per privacy evitiamo di fare i nomi ma tutti hanno chiaramente individuato di chi stiamo parlando, crediamo che con questo si sia davvero esagerato, questa organizzazione sindacale è orgogliosa del lavoro fatto da tutti ed è convinta che da ogni umiliazione ci si rialza più forti e più motivati. La CGIL FP in tutto questo, senza fare ulteriore polemica, si sente di portare i più cari saluti a tutti gli ospiti della struttura augurando a tutti loro e ai lavoratori della struttura un grande in bocca al lupo e buon futuro” conclude il sindacato.

Foto: RietiLife ©

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