“Le prospettive del Presidio VVF diurno di Amatrice continuano a restare incerte e, molto probabilmente, senza alcun futuro”: lo scrive Massimo Vespia di Cisl.
“La FNS CISL Lazio che nei mesi passati aveva reiteratamente rivolto appelli al Dipartimento dei VVF e al Governo, con l’intento di far assumere impegni precisi sul futuro del servizio garantito dai Vigili del Fuoco reatini ad Amatrice, è costretta ancora una volta, a richiamare l’attenzione dei vertici del Viminale, della politica e dell’opinione pubblica, su una vicenda che sta assumendo aspetti grotteschi – aggiunge Vespia – Fino a questo momento, l’unica notizia fondata è che al termine del corrente mese, il Presidio dei Vigili del Fuoco operante nel centro maggiormente colpito dal Sisma del 2017, chiuderà definitivamente i battenti, lasciando sguarnito, dal punto di vista del soccorso tecnico urgente, un territorio martoriato che ha pagato un prezzo altissimo sotto ogni aspetto. Fu già detto in passato che la paventata chiusura del Presidio dei VVF di Amatrice, avrebbe rappresentato una sorta di allarmante arretramento dello Stato dalle zone interessate dai terribili effetti del terremoto, arrivando irrimediabilmente a negare i più elementari diritti dei cittadini del posto. Per questi motivi, la scrivente Organizzazione Sindacale, prova per l’ennesima volta, a destare l’interesse assopito di coloro che dovrebbero avere a cuore l’interesse e le sorti di un intero territorio: serve un intervento immediato e risolutivo per scongiurare che venga sospeso un servizio indispensabile alla popolazione” conclude il segretario regionale generale Fns Cisl Lazio, Massimo Vespia.
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