(di Matteo Dionisi) Il futuro per il Football Club Rieti è tutto da scrivere. La società amarantoceleste attende con ansia il prossimo Consiglio Federale (8 giugno), per capire una volta per tutte se il suo destino sarà quello di ripartire dalla D nella prossima stagione. Oltre a questo, che ovviamente è la cosa più importante, in casa Rieti ci sono ancora molti nodi da sciogliere: dallo stallo della trattiva Curci-Del Regno, fino alla parte tecnica, ovvero il mister Bruno Caneo.
Se ovviamente per questa squadra sarà proclamata la retrocessione, tutto il management dovrà iniziare a programmare per la prossima ripartenza, sia sul lato dei giocatori per riformare un gruppo e sia sul lato dell’allenatore. L’ex secondo di Gasperini ha un contratto fino al 30 giugno 2020 e le ottime prestazioni che ha messo sul campo, hanno iniziato a destare interesse intorno a lui e al suo tipo di calcio.
TUTTO DA SCRIVERE – Come già detto, il contratto di Bruno Caneo va in scadenza proprio questo mese. Con il suo Rieti ha fatto vedere buone cose sul terreno di gioco: squadra propositiva, grande ritmo e molti giocatori rivitalizzati con il suo approdo in panchina. Tutti questi ingredienti nel mondo della C non sono passati inosservati, anzi tutt’altro. Durante il lockdown dovuto al Covid-19, Caneo ha ricevuto diversi corteggiamenti da molti club sempre del girone C.
Ovviamente sono state semplicemente “chiacchiere”, anche per tastare il terreno e capire che volontà ci fosse da ambedue le parti. Questo però è un segnale chiaro: il tecnico sardo – ma ormai emiliano doc – con il suo stile di gioco ha fatto capire che anche in un campionato come quello della LegaPro, dove il livello tecnico non si può paragonare alla B e alla A, con idee e organizzazione si possono fare buone cose. Lui ne è sempre stato convito, e ora anche molti direttori sportivi e presidenti se ne sono resi conto.
VOLONTA’ – Caneo però è sempre stato chiaro sul suo futuro, dando priorità al Rieti: “Mi vedo con questi colori nonostante la categoria. La società mi fa lavorare tranquillo e non ci fa mancare nulla. Se c’è un progetto, un obiettivo comune rimango volentieri” queste le sue parole in un’intervista al Corriere di un mese fa. Quindi al primo posto ci sono i colori della squadra che guida a bordo campo, ma prima della scadenza del suo contratto servirà un confronto con la società: sia che abbia Curci al timone o Del Regno come nuovo proprietario. Tornerebbe in panchina anche se fosse Serie D, ma il Rieti (società) sarà con lui o verrà apportare aria fresca?
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