Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una lettrice
Gentile Redazione,
sono la mamma di una bambina con disabilità e vi scrivo perché avrei piacere che si parlasse anche di questo aspetto legato alla didattica a distanza.
Trattandosi di una novità assoluta per tutti, quello fatto, è stato un percorso in divenire, ma fin da subito ci siamo resi conto che, pur non sapendo in che modi, con quali strumenti e tempi, l’assistente non avrebbe mai lasciato nostra figlia. Le attività e i metodi sono stati rimodulati seguendo le esigenze del momento,ma mai è venuta meno la relazione con la bambina e con noi famiglia.
Quando è iniziata l’emergenza sanitaria e la conseguente chiusura delle scuole la sensazione iniziale è stata di ansia soprattutto per la paura che V. potesse regredire e non essere considerata come gli altri bambini per la didattica a distanza. Devo dire che, invece, grazie alla serietà e alla competenza del personale della Cooperativa Le Nuove Chimere stiamo vivendo un’esperienza positiva malgrado la reclusione forzata e l’assenza di contatti sociali. Emanuela, la nostra assistente alla comunicazione aumentativa alternativa non ha fatto mai mancare la sua presenza tramite video sia di saluto che di lettura di storie e filastrocche in formato pecs. Mia figlia ascolta con interesse le storie e quando le si chiede se le vuole sentire “ancora” o “basta” sceglie sempre l’opzione “ancora”. Seguendo le indicazioni di Emanuela abbiamo inserito il “mi piace” e “non mi piace” inoltre stiamo utilizzando quotidianamente il “si e no” e la pecs del “bere” e del “mangiare”. V. sembra ben disposta a lavorare ed è sempre felice di vedere la sua “maestra” in video. Tutto sommato sta andando meglio del previsto e anche in questa occasione l’insegnamento che ne ho tratto è che “volere è potere” e non bisogna arrendersi senza provare. Un grande grazie ad Emanuela e alla sua professionalità e dolcezza.
Foto: RietiLife ©