Il Vicesindaco di Rieti e assessore alle attività produttive, Daniele Sinibaldi, ha inviato oggi una lettera all’assessore all’ambiente della Regione Lazio, Enrica Onorati, e al Direttore dei Lavori Pubblici, risorse idrici e difesa del suolo della Regione Lazio, Wanda D’Ercole, oltre agli assessori regionali al bilancio Alessandra Sartore e allo Sviluppo Economico, Paolo Orneli, per richiedere la concessione straordinaria di terreni del demanio regionale in favore delle attività produttive e commerciali, in vista dell’estate 2020.
La richiesta del Vicesindaco Daniele Sinibaldi parte dalla considerazione della grave crisi che vivrà il territorio in conseguenza delle restrizioni imposte dal contenimento del Coronavirus. In particolare, le attività commerciali dovranno assumere una serie di precauzioni per garantire innanzitutto il distanziamento sociale che rendono necessaria l’elaborazione di strategie alternative per sostenere i flussi commerciali, in particolare delle attività di ristorazione, bar e del settore dell’ospitalità. Il Vicesindaco di Rieti, quindi, ha chiesto, in via del tutto straordinaria, “la concessione a titolo gratuito al Comune di Rieti, a partire dal 1 giugno 2020 fino al 30 ottobre 2020, di tutte le aree di proprietà regionale adiacenti il tratto urbano del fiume Velino a Rieti al fine di poter garantire alle decine di attività di ristorazione presenti in uno degli scorci più caratteristici e frequentati della nostra città, la possibilità di aumentare lo spazio a loro disposizione per il posizionamento di dehors, tavoli e sedie”.
“Inutile ribadire la straordinaria necessità e l’urgenza di fornire risposte concrete alle imprese del nostro territorio che, già in ginocchio a seguito del sisma 2016 – dichiara il Vicesindaco Daniele Sinibaldi – L’emergenza Coronavirus ha stravolto la vita di tutti noi, imponendo un cambio radicale di abitudini e una moltitudine di precauzioni per evitare la diffusione del contagio, assegnando un ruolo di primo piano alle amministrazioni pubbliche che si vedono caricate della responsabilità di trasferire ai cittadini soluzioni concrete per affrontare le crescenti difficoltà derivanti anche dal fermo delle attività economiche. Nuovi protocolli per garantire la sicurezza degli utenti e dei lavoratori regoleranno le aperture delle realtà produttive e commerciali imponendo, oltre all’utilizzo dei dispositivi di protezione, l’adeguamento delle attività al necessario e doveroso distanziamento sociale tra gli avventori. Uno dei settori maggiorente a rischio è il mondo dell’ospitalità e della ristorazione, segmento fondamentale nell’economia italiana che, già colpito gravemente dal sisma 2016, ora rischia di non sopravvivere a questa nuova crisi. Servono dunque risposte straordinarie e urgenti. L’auspicio è che la Regione Lazio ascolti le necessità del territorio e le nostre proposte”.
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