“Apprendiamo dalla stampa che la Direzione generale della Asl di Rieti ha emanato una delibera ( delibera n.426 del 28 aprile ) per costituire “una task force di supporto assistenza e consulenza legale per l’istruttoria e risoluzione delle problematiche connesse all’emergenza Covid-19 in corso, al fine di contenere ridurre e prevenire eventuali ipotesi di contenzioso futuro per l’azienda sanitaria locale”, l’importo complessivo è di 45.676,80 euro e a quanto sembra l’incarico è stato affidato per direttissima a tre avvocati romani, i professionisti reatini chiaramente non sono stati nemmeno presi in considerazione” hanno detto i coordinatori di Fratelli d’Italia Rieti, Daniele Sinibaldi e Matteo Carrozzoni.
Per continuare: “Fratelli d’Italia da tempo sta sottolineando una serie di anomalie sulla gestione sanitaria dell’emergenza Covid-19 nella Regione Lazio con diverse interrogazioni dei consiglieri regionali Chiara Colosimo, Fabrizio Ghera e Massimiliano Maselli, dalla possibilità di ottenere l’autorizzazio-ne per l’analisi dei tamponi nel laboratorio del De Lellis, alla vicenda mascherine fino allo stato sa-nitario del carcere di Rieti. Sulla questione tamponi pare di capire che si sia optato per i test siero-logici, che a detta dell’Azienda sono meno costosi, così messa dunque sembrerebbe una scelta Aziendale e sarebbe chiaro perché tutte le altre Provincie del Lazio li possono fare e Rieti no, il che non ci conforta affatto”.
Per concludere: “A fronte di tutto ciò però si impegnano 45 mila euro per consulenze legali in via d’urgenza e con affidamento diretto, lasciando peraltro l’amaro in bocca alle decine di avvo-cati reatini che certo non mancano di professionalità, a cui viene negata anche la possibilità di par-tecipare ad un bando in un momento di grande criticità economica in cui si dovrebbe cercare di fa-vorire il territorio. Restiamo in attesa di un chiarimento da parte della ASL nell’augurio che le prossime iniziative sia-no più trasparenti e che tutti i cittadini”.
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