“Il nuovo decreto emanato dal Governo pochi giorni fa ha definitivamente affossato le speranze di tanti italiani di tornare presto a lavoro, dopo le chiusure forzate delle ultime settimane”. Elisabetta Aleandri, segretario provinciale UGL terziario di Rieti, ha inviato oggi una comunicazione alle istituzioni competenti per proporre un’apertura anticipata delle attività di parrucchieri, estetisti e commercio di abbigliamento, che rispettino determinate condizioni.
“Si tratta della possibilità di dare il via ad una riapertura ‘sperimentale’ delle attività lavorative che stanno subendo, in maniera quasi irreversibile, ingenti danni a causa del protrarsi delle disposizioni di chiusura per l’emergenza Covid-19. In particolare, ritengo doveroso proporre che vengano prese in considerazione, con un’attenta analisi caso per caso, le possibilità di riapertura degli esercizi commerciali di Parrucchieri, Estetisti e Abbigliamento Uomo – Donna, valutando dette attività in base all’ampiezza dei locali commerciali e alla capacità delle stesse di garantire il rispetto delle disposizioni igienico-sanitarie”, scrive il segretario.
“È ovvio che gli ingenti costi di gestione che dette attività si trovano a dover affrontare giornalmente, tra utenze, fornitori, affitti (in particolar modo quelle di grandi dimensioni), senza contare gli operatori che ancora non hanno ricevuto il bonus di 600€, mettono a rischio la loro stessa sopravvivenza; inoltre non si possono applicare le stesse regole ad un ventaglio così variegato di situazioni, che spaziano da saloni di parrucchieri con superficie superiore a 100mq e 5-6 postazioni di lavoro a piccoli esercizi operanti in locali di dimensioni estremamente contenute.
Chi ha a disposizione ampi locali, garantisce l’utilizzo di dispositivi di protezione, riduce il numero di accessi verificabili tramite un apposito registro, eroga solo quelle prestazioni che non prevedono un avvicinamento del viso dell’operatore a quello del cliente, dovrebbe avere la possibilità di riaprire e tornare ad essere produttivo, per il bene non solo dell’attività in sé ma anche dei suoi dipendenti e clienti” dice Ugl.
“Relativamente ai negozi di abbigliamento Uomo – Donna, ritengo che sia assolutamente scorretto nei confronti di chi possiede un’attività fisicamente aperta al pubblico (attualmente chiusa), consentire la vendita ai colossi dell’e-commerce che comunque offrono un servizio di reso dei capi di abbigliamento venduti, e che suppongo non vengano sanificati una volta ricevuti indietro presso i magazzini per poi essere a loro volta rivenduti e recapitati al compratore successivo. Credo si possa anche qui valutare una riapertura anticipata degli stessi, imponendo ovviamente una regolamentazione contingentata dei singoli accessi, obbligando personale e clientela all’utilizzo dei D.P.I., vietando la prova dei capi d’abbigliamento in negozio, ma consentirne il reso con obbligo da parte del commerciante di poter rimettere in vendita il capo restituito previa sanificazione dello stesso” continua Elisabetta Aleandri.
La comunicazione del Segretario UGL si conclude con “l’augurio che, già dal mese di maggio, sarà possibile procedere in questa sperimentazione, che rappresenterebbe un’iniezione di fiducia e speranza nei confronti di migliaia di imprenditori a capo di piccole e medie imprese, da sempre motori trainanti dell’Italia, che da sempre combattono, vessati dalla burocrazia, e che rischiano seriamente questa volta di non poter più tirare su le loro saracinesche” conclude.
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