(r.l.) Goliardia o seria intenzione di manifestare? Provocazione o accodarsi ad altri movimenti in giro per l’Italia? Gira da qualche ora sulle bacheche social reatine un post eloquente. “A tutti noi reatini, facciamo sentire la nostra presenza la nostra voglia di tornare a vivere, la nostra solidarietà. Mi riferisco ad ogni tipo di classe sociale! Venerdì 1° Maggio ore 12:00 tutti in piazza Vittorio Emanuele con le dovute precauzioni: ognuno di noi porti qualcosa cucinato in casa e banchettiamo in piazza. Sarà una manifestazione pacifica ma significativa per dire al nostro Governo che siamo stanchi di essere trattati come pecore! Condividiamo tutti questo momento! È ora di agire!”.
Il 1° maggio non sarà scaduto il Dpcm che vede Rieti e tutta Italia sotto rigide restrizioni per spostamenti, servizi attivi e modalità di riunione. Eppure c’è chi lancia questa iniziativa “con le dovute precauzioni”. Già, ma precauzioni o meno, forse si configura un assembramento a prescindere. Se andrà in porto l’iniziativa o meno non lo sappiamo. Sappiamo però che il contagio in tutta Italia è in calo ma ancora a livelli di guardia, così come il numero di morti (quasi 500 al giorno), che ha superato quota 20mila ormai da diverso tempo. Il Reatino conta 30 vittime e quasi 400 positivi dall’inizio dell’emergenza. Mollare ora, non vanificherebbe gli sforzi?
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