Cgil, Cisl e Uil hanno scritto al segretario generale del Comune di Rieti, ai dirigenti, al Prefetto, all’assessore De Santis, sulla questione del personale del Comune di Rieit, già oggetto di dibattito politico nelle ultime ore. “Le organizzazioni sindacali – scrivono Cgil, Cisl e Uil – sono venute a conoscenza della pubblicazione della delibera n. 39 del 2020, con rammarico evidenziano che non è stata data alcuna informazione alle organizzazioni sindacali e RSU al fine di promuovere un confronto come meglio indicato nell’art. 1 del protocollo di accordo per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19”, sottoscritto in data 03.04.20”.
“Al riguardo evidenziamo come con nota del 09.04.20 queste organizzazioni sindacali avevano scritto in merito all’accordo sottoscritto tra OO.SS. e Governo. Dalla visione della delibera in oggetto enucleata si legge: ‘disporre un piano di godimento delle ferie per l’anno 2020, fatto salvo quanto previsto dall’art. 28 del CCNL 21/5/2018, al fine di poter programmare per tutto il personale dell’ente la fruizione delle ferie dell’anno corrente e garantire una adeguata presenza in servizio al termine del periodo emergenziale fissato attualmente al 31/7/2020; – disporre l’applicazione degli istituti in alternativa o in aggiunta alle ferie e al lavoro agile (congedi, legge 104, ecc.) in attuazione della normativa vigente; Alla luce di quanto emerge nel punto che precede evidenziamo che: L’art. 28 del CCN delle Funzioni Locali del 21 maggio 2018 al comma 9 si prevede che: “Le ferie sono un diritto irrinunciabile e non sono monetizzabili. Esse sono fruite , previa autorizzazione, nel corso di ciascun anno solare, in periodi compatibili con le esigenze di servizio, tenuto conto delle richieste del dipendente” e che il comma 14 prevede che “ In caso di indifferibili esigenze di servizio che non abbiano reso possibile il godimento delle ferie nel corso dell’anno, le ferie dovranno essere fruite entro il primo semestre dell’anno successivo ” e che il comma 15 stabilisce che: “ In caso di motivate esigenze di carattere personale e compatibilmente con le esigenze di servizio, il dipendente dovrà fruire delle ferie residue al 31 dicembre entro il mese di aprile dell’anno successivo a quello di spettanza ”, pertanto si evidenzia che nessuna norma contrattuale contenuta nel CCNL delle Funzioni locali prevede l’imposizione delle ferie da parte dell’amministrazione, anzi concede al dipendente di poster posticipare la fruizione all’anno successivo; il punto 5 del citato accordo del 3 aprile u.s. recita: “che, in linea con quanto recato dalla richiamata circolare n. 2/2020, qualora non sia possibile ricorrere alle forme di lavoro agile, le amministrazioni, fermo restando l’eventuale ricorso alle ferie pregresse maturate fino al 31 dicembre 2019, ai congedi o ad analoghi istituti qualora previsti dai CCNL vigenti, nonché, ove richiesto dai dipendenti, dei congedi parentali straordinari previsti a garanzia delle cure genitoriali da prestare, possono ricorrere, nelle modalità previste dai vigenti CCNL, al collocamento in attività di formazione in remoto utilizzando pacchetti formativi individuati dal datore di lavoro. Le amministrazioni ricorrono motivatamente all’esenzione dal servizio così come previsto dall’articolo 87, comma 3, del decreto legge n. 18/2020, al fine di salvaguardare la retribuzione complessiva di quei lavoratori costretti ad assentarsi per evenienze strettamente correlate all’eccezionalità della pandemia da Covid-19’.”.
“Quanto sopra premesso le scriventi organizzazioni sindacali invitano al puntuale rispetto delle richiamate norme che regolano le ferie per il personale dipendente con particolare riferimento alle ferie del 2020. Invitano, altresì, ad una omogeneità di azioni e comportamenti da parte dei dirigenti dell’Ente. Stigmatizzano il comportamento assunto con l’adozione della delibera n. 39 del 2020 in violazione dell’art. 1 dell’accordo del 3 aprile 2020 che prevede informazione e confronto per l’adozione atti relativi alla gestione ed organizzazione del personale per il contenimento del Covid-19. Fanno presente che in caso di reiterati simili comportamenti saranno costrette, loro malgrado, ad attivare tutte le procedure previste. Si resta in attesa di conoscere le determinazioni che saranno assunte” concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.
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