(Matteo Dionisi – Corriere di Rieti) La speranza è sempre l’ultima a morire. Così dice il detto e così la pensa Bruno Caneo, il tecnico del Football Club Rieti che sta vivendo il periodo di quarantena con la sua famiglia in Emilia Romagna, una delle regioni più colpite dal coronavirus. L’ex secondo di Gasperini ha nostalgia del campo, degli allenamenti e della squadra: ha fiducia e spera che prima o poi il campionato riprenderà. Al Corriere Caneo ha parlato del periodo difficile che sta affrontando il paese, i temi di attualità e non solo.
Mister, come si vive in una delle regioni più colpite dal virus?
“Si vive con preoccupazione, ma allo stesso tempo si provano a fare le cose necessarie, stiamo in casa e rispettiamo le regole. Bisogna farlo per noi, ma soprattutto per gli operatori sanitari, che stanno perdendo la vita per amore della professione”.
Com’è la vita di un allenatore in quarantena? Come passa il tempo?
“Vedo partite, rivedo le nostre partite e metto a punto delle tipologie di esercitazioni da fare in prospettiva, cerco di allenare la mente e la faccio stare sul campo. Al momento della ripresa ci sarà da migliorare tante cose che ho preparato in questi giorni”.
Lo scorso venerdì c’è stata la prima assemblea di C con tutti i 60 club riuniti in videoconferenza. Lei è d’accordo sul taglio degli stipendi per salvaguardare il sistema?
“Io sono d’accordo su tutto, sia sulla prevenzione della salute che su questa tematica. Credo che sia giusto che in questo momento tutti facciano dei sacrifici, se dobbiamo fare un piccolo sforzo, per far si che poi il calcio riprenda come lo abbiamo lasciato ben venga”.
Secondo lei ha senso ripartite dopo così tanto tempo di inattività?
“Per me avrebbe senso ripartite anche dopo tanto tempo, prima però ci devono essere tutte le condizioni di salute e di stabilità. Il contrario non avrebbe senso, ovvero in emergenza. Il calcio è aggregazione e evitare questa cosa è impossibile: se deve saltare, si deve programmare da subito un’annata successiva”.
Sui social vediamo i suoi ragazzi che si allenano. Per un eventuale ritorno in campo cosa avete preparato per loro?
“Abbiamo preparato un allenamento adatto per farlo in casa. Con le videoconferenze, insieme al prof Garofalo abbiamo programmato delle sedute fisiche personalizzate. Serve anche (le videoconferenze) per ricreare un po’ lo spirito di gruppo, per stare insieme e condividere”.
Con la vittoria nel derby le speranze salvezza si sono riaccese. Lei quanto ci crede? E soprattutto: ha qualche rammarico per il passato?
“Abbiamo fatto buone prestazioni ma sono mancati i punti. La vittoria di Viterbo ha dato un segnale forte, noi ci siamo e lavoriamo per questo. Al mio ritorno ho trovato una squadra completa, ho avuto più soluzioni rispetto al passato: il rammarico sono le gare contro Rende e Picerno in casa”.
Caneo in futuro si vede con questi colori?
“Si, nonostante la categoria. La società mi fa lavorare tranquillo e non ci fa mancare nulla. Se c’è un progetto, un obiettivo comune volentieri”.
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