Comincerà oggi pomeriggio la distribuzione a domicilio dei buoni spesa alimentari richiesti dalle famiglie in stato di bisogno aggravato dopo il manifestarsi del Covid-19 e in stato di bisogno assoluto. “Nel ringraziare gli uffici comunali e i volontari della Protezione Civile per la gestione della straordinarietà del lavoro al quale sono stati chiamati – dichiara il sindaco Leonardo Ranalli – mi preme sottolineare come molte famiglie potranno ora tirare un piccolo sospiro di sollievo. Sicuramente non sarà la risposta a tutti i male di questo tempo, ma è un segnale importante che riusciamo a dare grazie all’integrazione dei fondi della Presidenza del Consiglio dei Ministri con quelli della Regione Lazio e del Comune di Cittaducale. Avevamo annunciato di procedere con il riconoscimento dei buoni alimentari ai commercianti che hanno abbassato la serranda per decreto e, contemporaneamente, alle situazioni più attenzionate e delicate. E così sarà. I Servizi Sociali del Comune hanno concluso la prima fase di analisi delle domande con conseguente presa in carico dei nuclei familiari interessati dal provvedimento a cominciare da quelli esclusi da ogni forma di sostegno pubblico per poi allargare la platea dei beneficiari. In totale, ad oggi, sono arrivate circa 130 domande che variano nelle esigenze e gli uffici già sono a lavoro per proseguire l’analisi delle pratiche di quanti si attardati nel presentarle. I beneficiari dei buoni alimentari potranno utilizzare gli stessi presso le seguenti attività commerciali che ringraziamo per aver risposto alla manifestazione d’interesse del Comune: La Bottega di Fabio (Cittaducale), Conad, 3 Stelle Srl (Cittaducale), L’Orto di Orchidea (Cittaducale), Pasquini Carni (Caporio), LeMark, Convenienza Adesso (Santa Rufina), Kety Bazar Alimentari (Santa Rufina), Minimarket di Gentile Valentina (Grotti). Un ringraziamento doveroso, oltre ad andare per chi sta lavorando senza interruzione in queste difficili settimane, devo farlo a diversi commercianti e cittadini che, nonostante le condizioni sufficienti per accedere al bonus, hanno deciso di non inoltrare la richiesta per lasciare spazio ai più bisognosi. La situazione resta complicata e i dati provinciali parlano ancora di un’emergenza in corso che non sarà risolta in pochi giorni o settimane e per questo chiedo a tutti, ancora una volta, di stringere i denti e rimanere a casa”.
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