“Stiamo vivendo settimane complicate. Stiamo facendo sacrifici. Siamo in casa, rispettando le raccomandazioni degli scienziati e i divieti imposti dal Governo, perché questo distanziamento sociale e queste misure eccezionali di contenimento sono al momento il modo più efficace per combattere l’avanzata del virus Covid-19. Vorremmo tutti essere altrove, vorremmo tutti passeggiare per le strade della città, camminare nelle stradine sterrate del nostro splendido territorio, prendere un caffè al bar, conversare con i nostri amici, fare sport. Farlo adesso sarebbe però da irresponsabili. A pochi chilometri c’è Contigliano, che da qualche giorno é zona rossa. Anche Nerola, pur se geograficamente già provincia di Roma, è zona rossa. Basterebbe questo per dare a tutti noi la misura di quanto il momento attuale sia critico. Eppure, guardando i commenti sui social e leggendo I giornali, a molti non sarà sfuggito che ci sono troppe persone fuori di casa, troppi uomini e donne che rischiano con un comportamento sconsiderato di alimentare la circolazione del coronavirus. A loro si rivolge il Comitato della Piana Reatina. A loro il Comitato vuole ricordare che senso civico e responsabilità individuale devono prevalere sull’atavico vizio di sentirsi furbo, scaltro, di agire a dispetto di ogni regola. A loro il Comitato desidera ricordare che intelligenza e furbizia non sono sinonimi. Lasciamo circolare chi in questo periodo lavora nei servizi essenziali, lasciamo le strade libere ai volontari che aiutano le persone in difficoltà, lasciamo che le forze dell’ordine vigilino sulla nostra sicurezza. E tutti quelli che possono, stiano a casa. Facciamolo per onorare i medici ed il personale sanitario che stanno rischiando la loro vita per salvare vite umane. Facciamolo in onore alle migliaia di vittime. Facciamo in modo che i nostri singoli comportamenti virtuosi formino un gigantesco fronte che contribuisca a sconfiggere il virus”. Lo scrive in una nota Alvise Casciani, Presidente del Comitato della Piana Reatina.
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