Oltre il danno, la beffa. Dopo la retromarcia del presidente dell’INPS Tridico, rispetto alla possibilità di effettuare o meno un Click day, prima comunicata, poi cancellata frettolosamente dal portale, si aggiunge un nuovo elemento di poca chiarezza nella gestione dei contributi pensionistici del nostro Paese. Il sito dell’INPS, non accessibile per moltissimi utenti già da questa mattina a causa dell’alta richiesta per il bonus di 600 euro previsto dal decreto Cura Italia, sta rivelando un’enorme falla di privacy.
Alcuni utenti che sono riusciti ad accedere al portale, questa mattina, si sono trovati di fronte ai dati di migliaia di cittadini. Codici fiscali, posizioni fiscali, contributi, dati anagrafici, dati personali. Il percorso è quello del clic sul bottone “My Inps”, che, forse per un bug, o un errore del sistema, sta pubblicando dati personali di utenti sulle pagine del sito. Continua a leggere su TPI
Foto: RietiLife ©
Io, purtroppo, sono tra quelli… Ho effettuato l’accesso con l’uso dello SPID (quindi sicurezza digitale AL MASSIMO!!!) e mi sono trovato a navigare tra schede di altre persone, potendo leggere i loro dati privati. La cosa (nel mio caso) finisce li poiché non so cosa farmene dei loro dati (a me interessava solo poter inserire la richiesta) ma se ci fosse stato qualcun altro con “altre” intenzioni?
Il garante della Privacy interviene solo quando si tratta di imporre norme? Come pensa oggi di tutelare la miriade di contribuenti interessati da questo fenomeno?