“Quello delle ferie forzate è oggi più che mai un tema scottante per le organizzazioni sindacali ed è per questo che la CISAL di Rieti torna sull’argomento. Con un precedente articolo – tuona il Segretario Palmerini – avevamo fatto chiaramente intendere di quanto potesse essere rischioso per datori e dirigenti proseguire con l’assegnazione di ferie forzate in ragione delle raccomandazioni imposte nei Dpcm emanati a causa dell’emergenza COVID-19”.
“Trascorso un tempo tecnico, necessario e condivisibile, per permettere alle aziende ed enti locali di strutturarsi per assicurare lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente, appreso l’entusiasmo con il quale anche enti locali hanno pubblicamente lodato l’operato delle proprie strutture tecniche informatiche per essere riuscite in tempi record ad attuare quanto raccomandato dalle misure di contenimento del COVID-19, siamo costretti a riscontrare ancora troppe anomalie. L’affondo è diretto verso tutte le aziende ed amministrazioni locali che, seppur organizzatesi e reso possibile il lavoro agile, continuano in maniera coattiva e del tutto discriminatoria ad imporre periodi di ferie prolungate ai propri dipendenti, contravvenendo palesemente a quello che è il diritto alle ferie sancito dalla Costituzione e dall’art. 2109 del Codice Civile, fino al punto di far venir meno la reale esigenza delle aziende ad esclusivo discapito dell’interesse del lavoratore. E’ del tutto evidente – rincara Palmerini – che approfittare di una situazione emergenziale, con atti unilaterali, il più delle volte discriminatori ed imposti in maniera coattiva verso i dipendenti, senza alcun preventivo confronto tra le parti sociali ed i lavoratori, potrà essere tollerato, obtorto collo, solo fino al trascorrere del periodo emergenziale, dopo di che dovrà necessariamente essere fatta chiarezza analizzando in maniera puntuale tutte le situazioni anche davanti al Giudice del Lavoro. A tal proposito, conclude Palmerini, a tempo debito, non esiteremo nemmeno un momento a rivolgerci alle autorità competenti per chiedere il legittimo reintegro del monte ore di ferie maturate dal dipendente”.
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