Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un lettore.
“Quotidianamente si loda il lavoro della direzione generale dell’Asl di Rieti che, di concerto con la Regione Lazio, avrebbe posto in essere in occasione dell’emergenza coronavirus. Reparti consegnati in tempi record, percorsi differenziati, allestimento tendoni, viabilità, parcheggi, adeguamenti strutturali. Si ringraziano tutti: assessori regionali, primari e gruppi dirigenti. Però come sempre tutti dimenticano di ringraziare chi veramente in questi giorni sta dando e continuerà a dare anima e corpo senza sosta h24 per far sì che tutto funzioni nel migliore dei modi. E non parlo di medici, infermieri, tecnici e altri operatori sanitari, il cui operato è oro e ben riconosciuto in ambito sanitario. Tutti dimenticano di ringraziare chi corre per assecondare le centinaia di richieste, tutti dimenticano di ringraziare chi si è fatto davvero in quattro. Parlo di tecnici, elettricisti, manutentori e tutti quei lavoratori indispensabili per eseguire alcune opere e adeguamenti, che hanno svolto al meglio le mansioni più disparate. Il vero lavoro, non è quello che si fa dietro le scrivanie, è quello che un gran numero di persone fa e che ‘non si vede’. E allora voglio rivolgere un grazie dunque a chi ha lavorato dietro le quinte, a chi lavora, ha lavorato strenuamente nell’ombra, dormendo una manciata di ore per notte, senza mai apparire. Grazie davvero a voi e solo grazie a voi se tutto ciò è stato possibile.
Foto: RietiLife ©
Salve vorrei rispondere a che ha scritto l’articolo che come tutti si è dimenticata di ringraziare le guardie giurate che continuano a lavorare nell’ombra e nel dimenticatoio visto che nessuno si ricorda minimamente di noi. Grazie e buon lavoro