(ma.dio.) Il Consiglio Federale di lunedì 23 marzo è stato rimandato a data da destinarsi. Il calcio vuole attendere gli sviluppi del coronavirus sul nostro paese, e capire una volta per tutte che tipo di futuro può dare allo sport italiano: dal basket, al futsal, fino al calcio. Le attività agonistiche che dovevano – per alcune società sportive – riprendere proprio in questi giorni, ma gli organi competenti hanno rinviato tutto al dopo il 3 aprile.
Ovviamente anche il Rieti calcio è in attesa di novità sul prosieguo del suo campionato, visto che in ballo c’è la permanenza in C tramite i playout se verranno raggiunti. Sulle colonne del Corriere della Sera è intervenuto il numero uno della LegaPro, Francesco Ghirelli: “Ricominciare a maggio? Deciderà il virus, il ministro Spadafora ha indicato quella data. Noi, come la Lega di A e quella di B, abbiamo l’intenzione di arrivare in fondo alla stagione. Per quanto ci riguarda vuol dire completare i gironi e disputare playoff e playout. Quindi, magari, sforando sino al 10 luglio”.
Poi per concludere: “Il calcio deve capire l’umore della gente, che è spaventata. È giusto concentrarsi su risorse e ricavi, perché altrimenti il sistema non reggerebbe, ma è necessario ripensare ai valori che trasmettiamo. Non dobbiamo apparire avidi e insensibili. Dobbiamo ripensare a tante cose. Ragionare senza coltivare ciascuno il proprio orticello. Se ci mostriamo spaccati, siamo finiti. La gente non capirebbe. È l’ora di fare la pace e non la guerra“.
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