(ch.di.) Passeggiata e sport sono consentiti o no con il decreto anti coronavirus? Citiamo Il Corriere della Sera di oggi, con l’articolo di Fiorenza Sarzanini che recita “Nel decreto firmato dal premier Giuseppe Conte non si vieta di passeggiare o portare a spasso il cane, ma il governo ha chiarito—e Borrelli lo ha detto esplicitamente – che gli spostamenti devono essere ‘nella propria zona e per un tempo limitato, massimo in due, mantenendo invece la distanza di sicurezza rispetto agli altri’. E dunque evitando in ogni caso gli assembramenti davanti ai negozi. Proprio per evitare che i cittadini stiano in giro numerosi, molti sindaci hanno deciso di chiudere i parchi (è il caso di Rieti e altre realtà provinciali, ndr), ma anche questa misura non appare sufficiente. E così — se nei prossimi giorni le denunce continueranno a crescere — non è escluso che si arrivi a una stretta più decisa. «Siamo pronti a nuove scelte coraggiose per fermare il virus», aveva detto tre giorni fa Lamorgese. Una linea condivisa con il premier che potrebbe essere attuata per sconfiggere il Covid-19” scrive Il Corriere della Sera.
Consultando le FAQ del Ministero dell’Interno, è tutto molto chiaro. Partendo dall’assunto che gli spostamenti sono autorizzati solo per necessità, lavoro e motivi di salute, il Ministero risponde alle domande sulla questione sport-attività motoria. Si legge: “Posso uscire con il mio animale da compagnia? Sì, per le sue esigenze fisiologiche, ma senza assembramenti e mantenendo la distanza di almeno un metro da altre persone”. E ancora: “Si può uscire per fare una passeggiata? Si può uscire dal proprio domicilio solo per andare al lavoro, per motivi di salute o per necessità ovvero per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto. Pertanto le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da uno dei motivi appena indicati. Ad esempio, è giustificato da ragioni di necessità spostarsi per fare la spesa, per acquistare giornali, per andare in farmacia, o comunque per acquistare beni necessari per la vita quotidiana. Inoltre è giustificata ogni uscita dal domicilio per l’attività sportiva o motoria all’aperto. Resta inteso che la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, può essere fornita nelle forme e con le modalità dell’autocertificazione, ove l’agente operante ne faccia richiesta. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata. In ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento, e quindi dell’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di 1 metro fra le persone”.
Altra domanda: “È consentito fare attività motoria? Sì, l’attività motoria all’aperto è consentita purché non in gruppo. Sono sempre vietati gli assembramenti”. E poi: “È necessario avere con sé l’autodichiarazione per andare a fare attività motoria all’aperto? No, l’attività motoria all’aperto è espressamente prevista dai decreti come consentita, quindi non è necessaria alcuna autodichiarazione. In caso di controlli, le autorità di pubblica sicurezza possono comunque richiedere di dichiarare il perché dello spostamento. In quel caso, si è tenuti a effettuare la dichiarazione. In caso di dichiarazione falsa o mendace si può incorrere nelle sanzioni previste”. “Posso utilizzare la bicicletta? La bicicletta è consentita per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza, nonché per raggiungere i negozi di prima necessità e per svolgere attività motoria. È consentito svolgere attività sportiva o motoria all’aperto anche in bicicletta, purché sia osservata una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”. Più chiaro di così.
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